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martedì 23 settembre 2014

"Sii dolce con me." di Mariangela Gualtieri


Sii dolce con me. Sii gentile.
È breve il tempo che resta.
Poi saremo scie luminosissime.
Vincente Van Gogh, Notte stellata


Sii dolce con me

Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi 
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo 
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo 
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare 
leggere.

Una nostalgia d’imperfetto 
ci gonfierà i fotoni lucenti. 
Sii dolce con me. 
Maneggiami con cura. 
Abbi la cautela dei cristalli con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei 
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il tuo mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore.

- Mariangela Gualtieri, da Bestia di Gioia / Mio vero




"A chi chiederemo perdono per tutto l'amore sprecato?" Dante Maffia



Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) è una poetessa e scrittrice italiana. Ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca negli anni Ottanta. Nella sua opera, sia poetica che di teatro, ha spesso accentuato l'aspetto della "inadeguatezza della parola".




Vincent Willem van Gogh  (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio1890) è stato un pittore olandese.

Autore di ben 864 tele e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi iniziati e non portati a termine più diversi appunti probabilmente destinati all'imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese, tanto geniale quanto incompreso in vita, van Gogh influenzò profondamente l'arte del XX secolo. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali, morì all'età di 37 anni per una ferita da arma da fuoco, molto probabilmente auto-inflitta. In quel momento i suoi lavori erano molto poco conosciuti e apprezzati ancor meno.

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