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mercoledì 26 giugno 2013

"San Severo" di Mario Campanino

il bene d'arte va da parte


San Severo

Povero cristo
figlio di Sanmartino
nella città sporca
che rantola in declino
dove il pensiero
e ogni arte delle mani
diventano immondizia
negli oblii napoletani

.

Il bene d’arte
va da parte

:

alla borsa napoletana
vale meno di una puttana

.

Figlio di dio
figlio dell’uomo

,

padre preveggente
l’artista ti ha steso
prima di ogni altro bene
sotto un velo pietoso.

- Mario Campanino



Mario Campanino è nato a Milano il 9 dicembre 1967 da famiglia di origine napoletana e si è trasferito a Napoli all’età di dodici anniHa svolto attività giornalistica ed è giornalista pubblicista. 
Nel 1993 si è laureato al DAMS di Bologna in Discipline della musica. 
Nel 1997 si è diplomato in Musica corale e direzione di coro presso il Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” di Avellino.
Attualmente vive a Santa Maria a Vico, nella provincia di Caserta, dove dirige dal 1996 il coro “Vicus Novanensis”, e lavora dal 1998 per la Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli, presso la quale è responsabile dei progetti di innovazione didattica e comunicazione scientifica.


Nota: La poesia è tratta da una raccolta edita di Mario Campanino dal titolo "Napoletani". Va da se che non generalizza sul malcostume di tutti i napoletani ma punta il dito sulla indifferenza di molti (moltissimi) di essi alla bellezza della città e alla sua tutela necessaria e auspicabile. Mettere il dito nella piaga non vuol dire denigrare l'ammalato, ma scoprirne la ferita perché possa essere curata...

4 commenti:

  1. Mario Campanino usa sapientemente registri diversi, nel ritmo dei versi, scoprendo aspetti inediti della realtà. Mi piace molto
    (Vanna)

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  2. Visto che per me sono "poesie" dai "luoghi comuni", commento alla sua maniera: solo a Milano poteva nascere!

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    Risposte
    1. Gentilissimo, mi scuso per aver causato questa sua manifestazione di disprezzo. Tuttavia quel che riportano le poesie di "Napoletani" è purtroppo inconfutabilmente vero, e - mi creda - dispiace principalmente a me. Mario Campanino

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