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martedì 27 agosto 2013

"Saluti affettuosi" di Mark Strand




saluti affettuosi…



Quando li vedi
di’ loro che io ci sono ancora,
che mi reggo su una gamba mentre l’altra sogna,
che solo così si può fare,
che le bugie che dico loro sono diverse
da quelle che dico a me stesso,
che con lo stare sia qui che oltre
mi sto facendo l’orizzonte,
che come il sole si leva e cala io conosco il mio posto,
che è il respiro a salvarmi,
che persino le sillabe forzate del declino sono respiro,
che se il corpo è bara è anche madia di respiro,
che il respiro è uno specchio offuscato da parole,
che solo il respiro sopravvive al grido d’ aiuto
quando penetra l’orecchio dell’estraneo
e permane ben oltre la scomparsa del verbo,
che il respiro è di nuovo l’inizio, che da esso
si stacca ogni resistenza, come il significato si stacca
dalla vita, o il buio si stacca dalla luce,
che il respiro è ciò che do loro quando mando saluti affettuosi.

- Mark Strand
traduzione di
Damiano
Abeni



Mark Strand (nato il 11 aprile, 1934) è un canadese poeta americano, saggista e traduttore. E 'stato nominato Poeta Laureato Consulente in Poesia alla Biblioteca del Congresso nel 1990. Dal 2005-06, è stato professore di letteratura inglese e comparata alla Columbia University .











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