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sabato 28 febbraio 2015

" 'A santarella" di Gennaro Esposito


quanno se veste, doppo fatto ammore
tutta scurnosa se cummoglie 'o pietto
Frederick Leighton, A Bather



'A santarella 

'A 'nnammurata mia sta all'Arenella, 
se sente 'a messa quase tutt' 'e juorne
e a chiammano accussì: 'a santarella.

A fà' ll'ammore è overo 'a chiave 'e ll'acqua:
s' 'o ffire fà' pe na nuttata sana,
e maje na vota ll'aggio vista stracqua.

Nun se cuntrolla, scippa, da nu sttrillo.
Mentre c' 'a veco 'a ccapo, 'a veco a ppere,
e zompa 'a ccà e 'a llà comm' a n' arillo.

Quanno se veste, doppo fatto ammore, 
tutta scurnosa se cummoglie 'o pietto, 
e si 'a guarde se fa uno vampore.

'O scuorno nfaccia 'a fà paré cchiù bella,
e dicenno: "Tu mo che pienze 'e me?",
'a veco ca lle scenne 'a lacremella.

- Gennaro Esposito




Oggi ricorre l'anniversario della morte di Gennaro Esposito, l'ho voluto ricordare con una poesia che ce lo consegna goliardico e spassoso.
La passionalità vorace (che non sfoci nel patologico) è una qualità affatto comune, ancor più nelle donne, specie di una certa generazione, e si nasconde spesso dietro apparenze morigerate. 

"Non c'è nessun piacere nel negarsi al piacere"
                                                                                                                       Rosanna Bazzano


Gennaro Esposito, Napoli 3.11.1920, Napoli 28.02.2010, è stato uno dei grandi poeti contemporanei napoletani.







Sir Frederic Leighton, V barone Leighton RA (Scarborough, 3 dicembre 1830 – Londra, 25 gennaio 1896), è stato uno scultore e pittore inglese all'epoca dei preraffaelliti. Le sue opere a soggetto storico, biblico e mitologico sono tra gli esempi più raffinati di arte vittoriana.

venerdì 27 febbraio 2015

Per "Tralci di-versi" la poesia di Pino Vetromile

le cose stanno nel cassetto senza nessuna fretta di scomparire
foto dal web




Le cose stanno nel cassetto
Le cose stanno nel cassetto senza nessuna fretta di scomparire
stanno inerti aggiustate per bene ognuna nell'incavo
del suo spazio secolare
in attesa di una mano che le raccolga un'ultima volta
prima di andare

io lo so

perché quando le cose nel cassetto se ne vanno
vuol dire che tu sei diventato ombra di sbieco
attraverso la casa
e non agiti più le tende non scorgi la vita
giù nel parco chiassoso

le cose si riprendono la tua anima e vibrano
di ricordi
s'apre per esempio un guscio vecchio di noce
e suona improvviso il carillon
senza corda
eppure suona!

oppure tintinna un ciondoletto d'argento
come disturbato da un pizzico magico
e il quadernetto del rosario si sfalda
recita da solo avemarie

le cose stanno così
in silenzio e ferme come sassi nel cassetto
poi si riprendono la vita
quando tu esci una volta di casa
per non tornarci mai più.

- Giuseppe Vetromile


Una bella poesia di Pino Vetromile, un andare oltre la realtà fisica che percepiamo per poter gettare uno sguardo alla vita oltre la vita.
Uscire di scena come fatto personalissimo che lascia libero ciò che prima costringevamo con la nostra presenza...

"Ogni tanto dovremmo chiederci se le cose che amiamo sono felici di essere amate da noi..."                                                                                                                                          Rosanna Bazzano



Giuseppe Vetromile è nato a Napoli nel 1949. Svolge la sua attività letteraria a Sant'Anastasia (Na), città in cui risiede dal 1980. Ha ricevuto riconoscimenti sia per la poesia che per la narrativa in importanti concorsi letterari nazionali. Numerosissimi sono stati i primi premi.
Ha pubblicato 19 di libri di poesie, tra i quali, recentemente, "Cantico del possibile approdo" (Scuderi, 2005), "Inventari apocrifi" (Bastogi, 2009), "Ritratti in lavorazione" (Edizioni del Calatino, 2011), "Percorsi alternativi" (Marcus Edizioni, 2013), ed un libro di narrativa con le Edizioni Kairos di Napoli.
Della sua attività letteraria si sono interessati importanti scrittori, poeti e critici, tra i quali Angelo Calabrese, Marcello Carlino, Maurizio Cucchi, Giorgio Barberi Squarotti, Francesco D’Episcopo, Mario M. Gabriele, Vittoriano Esposito, Maria Grazia Lenisa, Pasquale Maffeo, Alberto Mario Moriconi, G. B. Nazzaro, Anna Gertrude Pessina, Enzo Rega, Paolo Saggese, Gerardo Santella, Armando Saveriano, Antonio Spagnuolo, Raffaele Urraro e tanti altri.
Alcuni suoi testi sono stati pubblicati in importanti Antologie ed inoltre collabora a giornali e riviste letterarie, anche online, per le quali cura recensioni e note critiche.
Partecipa a convegni letterari ed inoltre promuove ed organizza incontri e dibattiti sulla poesia e di carattere letterario in genere.
Ha curato le antologie: Attraverso la città, Ed. Scuderi, Avellino, 2011; Percezioni dell'invisibile, L'Arca Felice Edizioni, Salerno, 2013; Ifigenia siamo noi, Ed. Scuderi, 2014.
E' il fondatore e il responsabile del Circolo Letterario Anastasiano. Fa parte di giurie in importanti concorsi letterari nazionali.
E' l’ideatore e il coordinatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia. E' presente in rete con diversi blog letterari (Circolo Letterario Anastasiano, Transiti Poetici, Taccuino Anastasiano, Selezione di Concorsi Letterari, ecc.).



giovedì 26 febbraio 2015

"Quel che più mi tortura del tuo amore" di Nizar Qabbani

quel che più mi tortura del tuo amore è che non sono in grado di amarti di più
Jack Vettriano, Abbraccio



Quel che più mi tortura del tuo amore


Quel che più mi tortura del tuo amore

È che non sono in grado di amarti di più.

Quel che più mi infastidisce dei miei cinque sensi

è che restano cinque… nessuno di più.

Una donna straordinaria come te

ha bisogno di sensi straordinari

amori straordinari

lacrime straordinarie

e di una quarta religione

che abbia i suoi precetti, i suoi rituali, 

il suo paradiso e il suo inferno.

Una donna straordinaria come te

ha bisogno di libri scritti per lei sola

di un dolore che sia solo suo

di una morte che sia solo sua

e di un tempio con milioni di stanze

in cui abitare da sola.

Ma io, purtroppo

non sono in grado di impastare gli attimi

a mo’ di anelli da metterti alle dita.

L’anno infatti è governato dai mesi,

i mesi dalle settimane,

le settimane dai giorni

e i miei giorni sono governati 

dal susseguirsi della notte e del giorno

nei tuoi occhi viola.


- Nizar Qabbani trad. Giuseppe Pensabene Perez



Chi non ha mai provato la sensazione di non potere esprimere sufficientemente il proprio amore?
Esiste un bisogno incontenibile di dare, quando si ama.
Una meravigliosa esigenza di essere immensi perché immenso è l'oggetto del nostro amore... 

"Tutto di te era ben poca cosa davanti a me, e di me tutto era niente al tuo confronto... " 
                                                                                                        Rosanna Bazzano






Nizar Qabbani (in arabo: نزار توفيق قباني, Nizār Tawfīq Qabbānī; Damasco, 21 marzo 1923 – Londra, 30 aprile 1998) è stato un diplomatico, poeta ed editore siriano. Tuttora è uno dei più importanti e più famosi poeti arabi nei tempi moderni.






Jack Hoggan, noto come Jack Vettriano (Fife, 17 novembre 1951), è un pittore scozzese di origini italiane, onorato da Elisabetta II d'Inghilterra con l'Ordine dell'Impero Britannico (OBE).








mercoledì 25 febbraio 2015

"Sono nato d'inverno" di Jacques Prévert

e come loro,  anch'io un giorno me ne andrò
foto di Shikanosuke Yagaki



Nelle grandi acque di mia madre 
sono nato d'inverno 
una notte di febbraio. 

Mesi prima 
in piena primavera 
c'era stato  
un gran bengala fra i miei genitori 
era il sole della vita 
e c'ero già dentro io.
M'hanno versato il sangue nel corpo 
era il vino d'una sorgente 
non il vino d'una cantina. 
E come loro anch'io 
un giorno me ne andrò. 

- Jacques Prévert 



L'amore che crea, mi piace cogliere questo aspetto, da questi versi che esaminano in modo più ampio il ciclo della vita.
La vita che ha inizio e fine per mezzo di un atto di amore e generosità in cui due esseri si donano l'un l'altro... 
Non per forza ciò deve portare al concepimento, è ovvio, ma donarsi con amore accresce innanzitutto se stessi, espande la propria forza e la stima di sé.

"Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti; amare profondamente qualcuno ci rende coraggiosi." Lao Tse





Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900 – Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977) è stato un poeta e sceneggiatore francese.











Shikanosuke Yagaki (Giappone, 1897 - 1966) è un fotografo giapponese






martedì 24 febbraio 2015

"Amoreunicoamore" di Fabrizio Berlincioni e Silvio Amato

non so quant'è che io ti cerco e neanche so se ti ho incontrato
perché è difficile capirlo quando qualcuno è innamorato
Robert Doisneau, Baiser a l''Hotel de Ville

Amoreunicoamore


Dove non ho più parole inizi tu
dove comincio a stare bene
dove mi sembra di volare e non tornare giù

Amore in tutti quanti i sensi, amore mio
amore figlio di altri tempi
amor dal cor che si commuove
amore amore amore mio

Non so quant'è che io ti cerco
e neanche so se ti ho incontrato
perché è difficile capirlo
quando qualcuno è innamorato

Amore senza fine, amore libero
così bugiardo e così vero,

Amore senza una ragione
senza via d'uscita
impossibile padre padrone della nostra vita
Amore vento nelle mani
amore di parole al vento
Che aspetti a stringermi
tra le tue braccia
Amore mio

Dove non tramonta il sole esisti tu
dove tutto può accadere
dove la via tra il bene e il male non si distingue più

Ti avevo già e ti avevo perso
ti ho maledetto e ti ho sognato
ho alzato i pugni contro il cielo
però ti ho sempre perdonato

Amore ad ogni costo, amore inutile
ma dillo ancora che ci credo

Amore senza una ragione
senza via d'uscita
impossibile padre padrone della nostra vita
Amore vento nelle mani
amore di parole al vento
Amore unico unico amore

Amore vento nelle mani
amore di parole al vento
Che aspetti a stringermi
tra le tue braccia
Amore mio


- Fabrizio Berlincioni e Silvio Amato



                                         




Un grido di gioia alla vita, questo testo che, unito alla musica ed alla voce dell'incommensurabile Mina Mazzini,  è veramente eccezionale, da cantare a squarciagola, da sentire ad alto volume, da sentire nell'anima... Spero che abbiate tutti un amore felice, un amore su cui contare davvero.


"Non è importante quanto sia complicato e difficile amare, l'essenziale è  che sia un amore da poterci contare." Rosanna Bazzano


Fabrizio Berlincioni (Napoli, 12 giugno 1956) è un paroliere e autore televisivo italiano. Ha collaborato con numerosi cantanti italiani fra i quali, solo per citarne alcuni, Mina, Fausto Leali, Anna Oxa, Al Bano, Adriano Celentano, Massimo Ranieri, Cristina D'Avena e Franco Fasano.





Silvio Amato (Catania, 10 aprile 1961) è un compositore, pianista e musicista italiano, compositore di colonne sonore cinematografiche e musiche per la televisione. La produzione di Amato annovera inoltre una serie di composizioni che rientrano nel genere della musica contemporanea: opere teatrali, lavori sinfonici, musica da camera.









Mina, nome d'arte di Mina Anna Maria Mazzini (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è una cantante, conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica italiana naturalizzata svizzera, annoverata tra le più grandi cantanti di tutti i tempi.


lunedì 23 febbraio 2015

" Due " di Erri De Luca


saremo un due che non si può dividere con niente
Margarita Sikorskaia, Due

Due

Quando saremo due saremo veglia e sonno
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l'uguale di nessuno
e l'unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l'universo
diventerà diverso.

- Erri De Luca


Il mito platonico delle due metà, la completa fusione dei corpi e delle anime, è la normale aspirazione di due innamorati, una sensazione unica di completezza che si realizza solo nell'unione con l'altro.

"Essere uno vuol dire sentire l'altro come la propria stessa carne." Rosanna Bazzano




Enrico De Luca detto Erri (Napoli, 20 maggio 1950) è uno scrittore, traduttore e poeta italiano.

Nel 2009 è stato definito "lo scrittore del decennio" secondo il giudizio espresso da Giorgio De Rienzo, critico letterario del "Corriere della Sera".




Margarita Sikorskaia (precedentemente Margarita D'Valle) San Pietroburgo, Russia, 1968; è una pittrice russa che lavora in America.

domenica 22 febbraio 2015

" 'A croce " di Salvatore Pandalone

« Si sta croce ve dà pena, si vulite, m’ abbraccio i’!»
Giovanni Boldini, Lady Colin Campbell


'A croce

Donn’ Amalia Bentivoglio,
che sta arreto 'a Nunziata,
'a che ha ditto :«Si’,'o voglio»,
p’ ’o marito è na dannata;
nu diavulo 'ngunnella..
Mamma bella!
Mo vò 'a vesta, mo 'o sciucquaglio,
mo nu paro 'e stivalette,
mo lle manca nu ventaglio,
mo 'e mmutande, mo 'e ccazette,
mo lle manca..ah, poco steva
ca 'o diceva !

E 'onn’ Amalia Bentivoglio
nu è una 'e chelli tante…
Quanno ha ditto chella :« Voglio!»,
bellu mio, nun ce so’ Sante..
si 'a cuntiente e nun te lagne,
ce guadagne!

Ma, po, p’ essere sincero,
for’ ’a chesta fantasia,
donn’ Amalia conta zero.
P’ ’onestà? Se magna 'a via..
e te porta 'o munno sano
'nchiant’ ’e mano.

E chi 'a sape e se ne 'ntenne
che significa bellezza,
tra 'e caruofene d’ ’e nenne,
p’ ’o prufilo e p’ ’a ducezza
ha dda ddì chest’ è na fata
sistimata!

Chesta è 'a belle 'e tutt’ ’e bbelle
e p’ ’a grazia ne vò mille..
So’ ddoje rose 'e llabbruzzelle,
file d’oro so’ 'e capille
e chill’uocchie mariuole..
ragge 'e sole!

Ma 'o marito cu cchi parla,
nun se tene d’aizà 'a voce…
e nun fa che rusecarla,
cundicenno ca è na croce
che 'o Signore ll’ha mannato…

Che sfurcato!!

Quacche ghiuorno ca sto ’e vena,
ll’aggia dicere accussì :
« Si sta croce ve dà pena,
si vulite, m’ abbraccio i’!»

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Voglio sentere 'o 
'nfelice..
che mme dice !!

- Salvatore Pandalone


L'obiettività difetta in molti, e poiché si dice che "dal proprio cuor l'altrui misura", spesso si commettono atti che sono vere infamie e si ha l'ardire di addossarle a coloro che meriterebbero invece le più sentite scuse.
Perché chi si abitua ad essere trattato da re si convince di esserlo, dimenticando che è il popolo a fare il re.
Così, lo spazientito spettatore, che si accorge non solo della palese ingiustizia ma anche delle notevoli qualità, della tanto denigrata donna Amalia, si offre provocatoriamente di togliere dai guai l'ingiusto e incontentabile marito.

"Gli uomini ingrati: che il Signore li abbia in gloria!" Rosanna Bazzano


Salvatore Pandalone 

Nacque a Napoli il 28 Settembre 1877, fu considerato uno dei “papà” dei poeti napoletani.
Seppe illustrare mirabilmente Napoli nei vicoli, nelle piazze, nei sobborghi, nelle colonne del “Roma” e di altri quotidiani sui quali collaborava.
Pubblicò, tra l’altro, una collana di sonetti, e scrisse innumerevoli opere teatrali.
Ricca la bibliografia che lo riguarda.



(Note biografiche da Partecipiamo.it a cura di Luciano Somma)





Giovanni Boldini (Ferrara, 31 dicembre 1842 – Parigi, 11 gennaio 1931) è stato un pittore italiano.

« Per quanto superficiale e pieno di lenocini divenisse il suo lavoro, Boldini fu capace di trasmettere nello spettatore la gioia ispiratagli dalle assurdità che ritraeva. Anche il più insopportabile dei suoi ritratti rivela un immenso divertimento. »
(Cecil Beaton, The Glass of Fashion, 1955)

giovedì 19 febbraio 2015

"Come si fa ad imparare ad amare?" di Ramiro A.Calle

"Il nostro primo compito in questa vita è aiutare gli altri e se tu non puoi aiutarli, almeno non fargli del male." Dalai Lama



Come si fa ad imparare ad amare?

Un giovane discepolo andò dal saggio e gli disse:
“Come si fa ad imparare ad amare?”
“Beh”, rispose il saggio,
“potresti iniziare a mettere in pratica queste regole:


1) Non dare mai un’immagine falsa di se stessi.
2) Dire sempre di sì, quando è sì, e no, quando è no.
3) Mantenere la parola data, anche e soprattutto se costa.
4) Guardare gli altri ad occhi aperti, cercando di conoscere i pregi e i difetti.
5) Accogliere degli altri non solo i pregi ma anche i difetti e viceversa.
6) Esercitarsi a perdonare.
7) Dare agli altri il meglio di se stessi, senza nascondere loro i propri difetti.
8 ) Riprendere il rapporto con gli altri anche dopo delusioni e tradimenti.
9) Imparare a chiedere scusa, quando ci si accorge di aver sbagliato.
10) Condividere gli amici, vincendo la gelosia.
11) Evitare amicizie chiuse e possessive.
12) Dare agli altri anche quando gli altri non possono darci niente.”

Il discepolo con uno sguardo perplesso disse:
“Sono regole belle ma difficili da vivere!”

“Perché, chi ti ha detto che amare è facile?”, rispose il saggio.
“Non esiste l’amore facile, non esiste l’amore a buon mercato”.
Tutti cercano l’amore ma pochi sono disposti a pagarne il prezzo: il sacrificio!

“Quando potrò dire a me stesso di aver imparato ad amare?” disse il discepolo.
“Mai. Perché la misura dell’amore è amare senza misura.”
Rispose il saggio.

- Ramiro A. Calle




Benché sia l'attività più spontanea da praticare non è davvero la più semplice, chi la crede facile sottovaluta l'impegno e la serietà che l'amare comporta, la coerenza, la lealtà e il rispetto che sono alla base di questo sentimento.
"Quando si chiede -amami, stiamo assumendoci il tacito impegno di amare a nostra volta" Rosanna Bazzano




Ramiro A. Calle è un insegnante e scrittore di yoga nato a Madrid nel 1943, un pioniere nell'introdurre in Spagna questa disciplina. E 'autore di oltre un centinaio di di libri su vari argomenti, per lo più filosofiche o spirituali

mercoledì 18 febbraio 2015

"Candele" di Costantinos Kavafis


stanno i giorni futuri innanzi a noi 
come una fila di candele accese
foto dal web

Le candele

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.

Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.


– Kostantinos Kavafis


La paura del tempo che passa è comune ad ogni essere umano, Kavafis la esprime con magistrale semplicità in questi versi.
Non possiamo decidere quanto tempo avere ma solo utilizzare al meglio l'attimo presente...


"Alice: -Per quanto tempo è per sempre?
Bianconiglio: -A volte, solo un secondo”.

(Lewis Carrol)



Konstantinos Petrou Kavafis, noto in Italia anche come Costantino Kavafis (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1933), è stato un poeta e giornalista greco.

Kavafis era uno scettico che fu accusato di attaccare i tradizionali valori della cristianità, del patriottismo, e dell'eterosessualità, anche se non sempre si trovò a suo agio nel ruolo di anticonformista.

Pubblicò 154 poesie, ma molte altre sono rimaste incomplete o allo stato di bozza. Scrisse le sue poesie più importanti dopo i quarant'anni.

domenica 15 febbraio 2015

"Ammore perduto" di Antonio De Curtis, Totò

ammore perduto
Edward Munch, Malinconia


Ammore perduto

Ammore perduto,
ì t'ero truvato,
nun aggio saputo
tenerte cu "mme.

Ammore perduto,
'mm'ha ditto 'stu core
'ca tarde ha saputo
tu ch'ire per "mme.

- Antonio De Curtis


Traduzione:

Amore perduto
ti avevo trovato
ma non ho saputo
tenerti con me.

Amore perduto
me lo ha detto il cuore
che tardi ha saputo
cos'eri per me.

traduzione Rosanna Bazzano



È sempre così, il concetto è ovvio ma non per questo meno ricorrente; un meccanismo collaudato ma nonostante ciò continuiamo a incapparci...

"Perché perdere per apprezzare?" Rosanna Bazzano







Totò, nome d'arte di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, più semplicemente Antonio De Curtis (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), è stato un attore, commediografo, paroliere, poeta e sceneggiatore italiano. Attore simbolo del cinema comico in Italia, soprannominato «il principe della risata». È considerato, anche in merito ad alcuni suoi ruoli drammatici, uno dei più grandi interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.
Nato Antonio Vincenzo Stefano Clemente da Anna Clemente e dal marchese Giuseppe De Curtis, fu adottato nel 1933 dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas.




Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Ekely, 23 gennaio 1944) è stato un pittore norvegese.
È stato anche simbolista, incisore e un importante precursore dell'arte espressionista.
L'urlo (1893) è probabilmente la sua opera più conosciuta
Edvard Munch è il pittore dell'angoscia: gli unici temi che lo interessano sono la passione, la vita e la morte.

sabato 14 febbraio 2015

"Ti amo" di Gioconda Belli

ti amo
Gustave Courbet, Gli amanti felici



Potremmo avere una discussione sull’amore.
Io ti direi che amo la curiosa maniera
in cui il tuo corpo ed il mio corpo si conoscono,
esploratori
che rinnovano il più antico atto della conoscenza.
Direi che amo la tua pelle e che la mia pelle ti ama
che amo la nascosta torre
che improvvisamente si solleva provocatoria
e trema dentro me
cercando la donna che si annida
nel più profondo del mio interno di femmina.
Direi anche che amo i tuoi occhi
che sono puliti e che pure mi penetrano
con un’aura di tenerezza o di domande.
Direi che amo la tua voce
soprattutto quando dici poesie,
ma anche quando suoni serio,
tanto preoccupato di comprendere
questo mondo tanto vasto e tanto alieno.
Direi che amo incontrarti
e sentire dentro me
una farfalla prigioniera
vibrarmi nello stomaco
e molta voglia di ridere
della pura allegria che esisti e sei,
di sapere che ti piacciono le nuvole
e l’aria fredda dei boschi di Matagalpa.
Potremmo discutere se è serio
questo che ti dico.
Se è una scottatura lieve, di secondo,
terzo o primo grado.
Se si deve o meno metter nome alle cose.
Io solo una semplice frase affermo

Ti amo.


- Gioconda Belli


Gli amanti dovrebbero sempre essere amanti felici, la loro felicità dovrebbe risiedere nel loro amore.

A coloro che sono in questa estatica condizione, i miei auguri.

Rosanna Bazzano




Gioconda Belli (Managua, 9 dicembre 1948) è una poetessa, giornalista e scrittrice nicaraguense.

Ha al suo attivo quattro libri di narrativa, nei quali vengono esplorati alcuni temi ricorrenti, come le vicissitudini politiche del suo paese e la lotta sandinista, il femminismo e l'emancipazione della donna, il rapporto tra l'america precolombiana e il Sudamerica attuale, e un certo livello di misticismo. È anche autrice di diverse raccolte di poesie, caratterizzate da una poetica sensuale e femminile.



Jean Désiré Gustave Courbet (Ornans, 10 giugno 1819 – La Tour-de-Peilz, 31 dicembre 1877) è stato un pittore francese, il più rappresentativo del movimento realista francese del XIX secolo.












venerdì 13 febbraio 2015

"Che mi ami tu lo dici..." di John Keats

su, amami davvero!
Pierre Auguste Renoir, Innamorati



Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
più casta di quella d'una suora
che per sé sola i dolci vespri canta,
quando la campana risuona -

Su, amami davvero!

Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
freddo come un'alba di penitenza,
suora crudele di San Cupido
devota ai giorni d'astinenza -

Su, amami davvero!

Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
tinte di corallo insegnano meno gioia
dei coralli del mare -
mai che s'imbroncino di baci -

Su, amami davvero!

Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
non stringe chi teneramente la stringe;
è morta come quella d'una statua
mentre la mia brucia di passione -

Su, amami davvero!

- John Keats



Si può chiedere l'amore?
Si può fingere l'amore?

Keats in questi versi pare
implorare calore da una devota
quanto frigida innamorata, ma la
sua supplica, amami davvero,
credo sia destinata a rimanere inascoltata...
I sentimenti si possono, più o meno opportunamente, manifestare, ma mai, mai, mai accendere o spegnere con la volontà. 

"In amore l'opportunità può creare il "come", ma solo il cuore può decidere il "se"."  Rosanna Bazzano




John Keats (Londra, 31 ottobre 1795 – Roma, 23 febbraio 1821) è stato un poeta inglese, uno dei principali esponenti del romanticismo.
Nonostante il mancato successo presso i suoi contemporanei, John Keats è oggi unanimemente considerato uno dei più grandi poeti del Romanticismo inglese e alcune delle sue opere, le odi soprattutto, hanno raggiunto la fama immortale che gli è stata negata in vita. Molti scrittori e artisti sono stati profondamente influenzati dalla sua poetica, primo fra tutti Jorge Luis Borges, per il quale il primo approccio a Keats rappresentò la più importante esperienza letteraria di tutta la sua vita.



Pierre-Auguste Renoir (Limoges, 25 febbraio 1841 – Cagnes-sur-Mer, 3 dicembre 1919) è stato un pittore francese, tra i massimi esponenti dell'Impressionismo.