conoscerai un furmino io chi è
Giovanni Boldini, Il conte Montesquiou
Gentilhommerie
io voglio bene ad ello ed ello a me;
ho detto al patro: Se mi dai tua figlia
è un crandissimo onoro anco per te,
ché se tu scendo abbasso all’Acquaquiglia,
conoscerai un furmino io chi è,
ed inti poi comanto la quatriglia,
perché proceto con il « calatè ».
Nel caso in cuio nel qualo vi necato
a questo matrimmonio, io m’addinocchio
ai vostri pieto e dico: Preddonato...
E, senza la più piccola amminaccia,
a voi vi sputerebbe dentro a un occhio,
e alla bardascia le tagliasse ’a faccia.
- Libero Bovio
Traduzione
Noi siamo conoscenti di famiglia
io voglio bene a lei e lei a me
ho detto al padre se mi dai tua figlia
è un grandissimo onere anche per te
che se tu scendi giù all'Anticaglia
conoscerai in un fulmine chi è
e che comando la quadriglia
perché procedo con il galatè
Nel caso in cui voi vi negate
a questo matrimonio, io m'inginocchio
ai vostri piedi e dico: perdonate...
E senza la più piccola minaccia
a voi vi sputo dritto dentro un occhio
e alla bagascia gli taglio la faccia
- Libero Bovio, trad. Rosanna Bazzano
Quando la forma diventa sostanziale!
La particolarità della poesia scritta dal grande don Liberato, sta tutta nel farraginoso italiano, volutamente storpiato, con cui viene costruita questa richiesta di matrimonio di un sedicente guappo d'altri tempi... Tradotta in italiano non rende l'umorismo che la pervade e che tende a mettere in ridicolo un atteggiamento da bullo da quattro soldi, un volere apparire, attraverso il parlare "taliano", il galantuomo che non si è...
"Essere o non essere... questo è il problema!" - William Shakespeare
Libero Bovio (Napoli, 8 giugno 1883 – Napoli, 26 maggio 1942) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo, giornalista italiano, autore di testi di molte celebri canzoni in lingua napoletana. Insieme a Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo ed E. A. Mario è stato un artefice della cosiddetta epoca d'oro della canzone napoletana.
« Per quanto superficiale e pieno di lenocini divenisse il suo lavoro, Boldini fu capace di trasmettere nello spettatore la gioia ispiratagli dalle assurdità che ritraeva. Anche il più insopportabile dei suoi ritratti rivela un immenso divertimento. »
(Cecil Beaton, The Glass of Fashion, 1955)
(Cecil Beaton, The Glass of Fashion, 1955)
onore non onere e soprattutto l'acquaquiglia non è anticaglia ma lo storpiato appellativo dalla Fontana della Quaquiglia (da coquille) conchiglia che si trova dalle parti del porto
RispondiEliminacomunque grazie per aver pubblicato una simpaticissima e allegra poesia del grande Libero.
Salve! Onere è un refuso, ha ragione! E la fontana non la conoscevo grazie dell'informazione :)
EliminaBARDASCIA significa RAGAZZA (DISCENDENTE).Bagascia ha ben altro significato!
RispondiEliminaGrazie per aver pubblicato questa poesia di LIBERO BOVIO che mi ha riportato indietro negli anni.Da ra gazzi quando volevasi ironizzare sui comportamenti guappeschi di qualcuno si ricorreva a questa poesia.Grazie anche a coloro i quali hanno fornito e precisato i dettagli (acquaquiglia) fontana della conchiglia,di cui credo esista ancora traccia.
RispondiEliminaAcquaQuiglia, il favoloso regno sotterraneo del signor Vincenzo Galiero (l’originale denominazione significa letteralmente ‘acqua della conchiglia’, ovvero fonte di acqua, ed è un omaggio a una fontana del Cinquecento a forma di conchiglia che un tempo si trovava in piazza Santa Maria La Nova nel Centro storico di Napoli fonte: da www.napolinvita.com
RispondiEliminaBardascia è l'appellativo con cui nel casertano venivano chiamate le femmine
Un grazie per aver pubblicato una poesia che per anni ho cercato invano ricordavo solo "ca si scenneto abbascio all'acquaquiglia...."
Mi fa piacere che aabbia ritrovato versi a lei cari! Grazie per le colte delucidazioni. Un sorriso
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