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mercoledì 6 maggio 2015

"Il gatto in un appartamento vuoto" di Wislawa Szymborska


gli si andrà incontro pian pianino 
su zampe molto offese
e all'inizio niente salti né squittii
dip. Gianantonio Muratori, La gatta


Il gatto in un appartamento vuoto

Morire - questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.

Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.

Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era,
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.

In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.

Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti né squittii.

- Wislawa Szymborska



La grande poetessa polacca ci costruisce una metafora del risentimento verso una persona che si ama.
Il risentimento è un sentimento molto comune che se indirizzato ad estranei crea fratture insanabili, ma quando è indirizzato ad una persona che amiamo crea una frattura anche dentro di sé: da un lato la delusione che ci provoca una persona che credevamo incapace di nuocerci, e dall'altro la lotta con la propria dignità.
Come si guarisce? Credo che innanzitutto non bisogna darsi fretta, e bisogna dare all'altro la possibilità di riconquistare la propria fiducia. L'altro deve dimostrarsi cosciente e spiacente del dolore arrecato,  non toccare certi tasti dolenti,  essere disposto a perdere, almeno per un po'. 

"Le ferite inferte alla sensibilità hanno bisogno di pazienza e amore, e anche guarite rimangono punti fragili." Rosanna Bazzano




Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012) è stata una poetessa e saggista polacca.

Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni.

In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante in un'occasione Szymborska abbia ironicamente osservato, nella poesia intitolata Ad alcuni piace la poesia (Niektorzy lubią poezje), che la poesia piace a non più di due persone su mille.








Gianantonio Muratori, Gion, è un architetto milanese che si occupa di pittura musica e design
www.gianantoniomuratori.com


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