sul fiume sospesi ancora uniti
dal web: l'amplesso dell aquile
L'amplesso delle aquile
Lungo la strada che costeggia il fiume (mia pomeridiana passeggiata, mio ristoro),
Alto nell'aria, improvviso, un rumore smorzato, due aquile in amore,
L'impetuoso avido contatto, l'unione alta nello spazio,
Artigli che si afferrano, s'intrecciano, una ruota selvaggia, viva, turbinante,
Quattro ali che battono, due becchi, una massa vorticosa strettamente avvinghiata,
Che cala in cerchi, si rovescia, s'arrotola, cade giù a precipizio,
Finché sul fiume sospesi, ancora uniti, la calma d'un istante,
Un immobile muto bilanciarsi nell'aria, poi il distacco, gli artigli che si sciolgono,
Le ali lente e salde nuovamente piegate verso l'alto, i loro voli diversi, separati,
Lei il suo, lui il suo, seguendo
- Walt Whitman
Fu cantore della libertà (ma anche della sessualità e dell'omosessualità) e di un ideale visionario che pone l'uomo come momento centrale rispetto al senso di percezione e comprensione delle cose. Cantò, soprattutto, l'essenza di quello che diventerà successivamente "il sogno americano". Dalla sua opera proviene la celeberrima ode che inizia con il verso «O capitano! Mio capitano!» (filo conduttore del film L'attimo fuggente).
Un amplesso "quasi violento", che inquadra però anche un tipo di sesso istintivo non sconosciuto alla specie umana.
RispondiEliminaCredo tu abbia ragione… i rapporti tra gli uomini sono sempre mediati da tante cose… Grazie del commento, spero di incontrarti spesso qui, un sorriso, Rosanna
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