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martedì 3 novembre 2015

"Lettera dalla madre" di Rosanna Bazzano


Pier Paolo  Pasolini e Susanna Colussi







Lettera dalla madre

Figlio,

figlio che ti ho portato dentro

e che conosco,

perché mio è il tuo sangue

e quella vita che ti scorre dentro

con troppa furia

per gli argini fragili di uomo.

Mie sono

tutte le tue ossa,

che speravo bastassero

a tenere insieme

il coacervo di immensità e pochezze

che è un essere vivente.

Ma non si può tenere insieme

il vento, e quella rabbia

che ti morde il cuore

e che divampa

dal nero degli occhi

che guardano lontano

oltre il tuo tempo,

e oltre la tua mano,

e oltre la vita stessa.

Occhi che scavano

l’abisso nell’anima del mondo

e gallerie di verità

nell’anima dell’uomo

che non trova più riparo

nelle bugie astute e astratte

nelle convenzioni,

nelle categorie, fatte come caselle

dove infilare ciò che è giusto

e ciò che è sbagliato.

Figlio dalle parole come lame

che dopo non c’è più fuga

e nessuna ombra dove dubitare,

figlio contro l’inferno

figlio contro l’altare.

Figlio dalle mani nere di terra

e bianche, bianche di pane,

figlio della mia lingua

e del mio sale,

della mia tenerezza

tenuta come gemma

per il giorno buono,

venduta come straccio

nella notte scura.

Figlio

figlio, che mi hai fatto Madonna,

e tu ammazzato in croce

tu come Gesù Cristo,

figlio senza più corpo

figlio voce.



- Rosanna Bazzano


Ieri sera si è tenuta, al Nuovo Teatro Sanità di Napoli, una serata commemorativa dedicata a Pier Paolo Pasolini nel giorno del quarantennale della sua morte. 
Gli organizzatori della serata, il giornalista  e scrittore Claudio Finelli e il direttore artistico del teatro e scrittore Mario Gelardi, mi hanno invitata tra gli ospiti recitanti con mio estremo piacere ed onore. 
Per l'occasione ho scritto questi versi, con un cuore da estimatrice e uno di madre. In questa veste mi è stato facile immaginare cosa avrei sentito verso un tale figlio, così luminoso e oscuro insieme, tormentato dalla ricerca della verità come da una malattia, tutto proteso a smascherare le ipocrisie di una società pregna di pregiudizi, che troppo poco è cambiata ahinoi...

"Nei grandi uomini la verità fa il nido nel cuore ed esce dalle mani..."                                                                                                                             - Rosanna Bazzano





Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Lido di Ostia, 2 novembre 1975) è stato un poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano.
È considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo. Dotato di un'eccezionale versatilità culturale, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poeta, romanziere, drammaturgo, linguista, giornalista e cineasta.
Attento osservatore della trasformazione della società dal dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi italiana, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti.

Susanna Colussi Pasolini (Casarsa della Delizia, 10 marzo 1891 – Udine, 1º febbraio 1981) è stata una scrittrice e attrice italiana.
Susanna Colussi, maestra elementare, sposa nel 1921 Carlo Alberto Pasolini, e dal loro matrimonio nasceranno Pier Paolo e Guido Pasolini. Fu profondamente amata dal poeta, che la ricorderà in diverse opere, dedicandole, tra l'altro, la celebre Supplica a mia madre (in Poesia in forma di rosa). Pasolini la volle anche come attrice in Teorema e, nel ruolo della Madonna, in Il vangelo secondo Matteo.
Nel 1945 morì suo figlio Guido, nel 1958 suo marito Carlo Alberto e nel novembre 1975 Pierpaolo, lei morirà a 90 anni il 1º febbraio 1981.



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