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sabato 1 novembre 2014

"Canto XVII" di Federico Garcia Lorca


vorrei sedermi vicino a te in silenzio
Vladimir Volegov, L'ora del tè




Canto XVII

Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,

ma non ne ho il coraggio: temo che

il mio cuore mi salga alle labbra.

Ecco perché parlo stupidamente e nascondo

il mio cuore dietro le parole.

Tratto crudelmente il mio dolore per paura

che tu faccia lo stesso.

-- Federico Garcia Lorca


Quando qualcuno ci fa sentire indesiderati è così difficile riavvicinarsi… 
Lo scopo dell'andare incontro ad un altro, sia esso nuova persona o ex, deve trovare premio nella sua accoglienza; se così non è, si è fallito lo scopo e si è pervasi da un senso di sconfitta ma anche di umiliazione. 

"Se siamo amati, non servono fiumi di parole per cercare di convincere l'altro a stare con noi, chi vuole stare con noi lo troviamo già con la mano tesa…" Rosanna Bazzano 




Federico del Sagrado Corazón de Jesús García Lorca, (Fuente Vaqueros, 5 giugno 1898 – Víznar, 19 agosto 1936), è stato un poeta e drammaturgo spagnolo appartenente alla cosiddetta generazione del '27, un gruppo di scrittori che affrontò le Avanguardie europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del Novecento viene definita la Edad de Plata della letteratura spagnola. Omosessuale e apertamente a favore delle forze repubblicane, scoppiata la Guerra civile spagnola viene per questo ucciso da ignoti, quasi sicuramente legati al nazionalismo fascista.





Vladimir Volegov è nato a Chabarowsk in Russia.
Inizia a dipingere alla tenera età di tre anni. Si diploma presso la scuola d’arte "Krivoj Rog".
La sua fama è in continua ascesa. I suoi dipinti sono riconosciuti e apprezzati nel mondo internazionale dell’Arte.





6 commenti:

  1. I tuoi commenti stanno diventando la parte preponderante dei tuoi post…
    La tua visione è sempre acuta e razionale. Fa immaginare che tu sia una donna molto amata (perdonami l'intemperanza, anche il tuo aspetto) e che tu sappia farti amare e a tua volta che ami molto…
    Complimenti a te, e un pizzico d'invidia per l'uomo che hai accanto.
    Diego Romano

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    1. La ringrazio dei suoi complimenti, lei è molto gentile. Un sorriso, Rosanna Bazzano

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  2. Non si può non essere d'accordo con te ... riesci a cogliere sempre l'aspetto essenziale nel rapporto tra le persone, infatti, il vero amore non ha bisogno di forzature. Bravissima Rosanna !!!
    Cesare Cuppone

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  3. peccato ma questa poesia non è di Lorca

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  4. Circola in rete una poesia, Vorrei sedermi vicino a te in silenzio, attribuita al poeta spagnolo Federico García Lorca. Molti leggendola avranno trovato un García Lorca inconsueto e si saranno stupiti nel riscontrare un linguaggio così piano, così povero di metafore e privo del noto ritmo melodico-cantato dell’autore spagnolo.
    La poesia, in realtà, è dell’indiano Rabindranath Tagore. Il suo titolo originale è Canto XLI ed è contenuta all’interno della celebre raccolta Gitanjali. Il giardiniere (1913). Non è Federico García Lorca dunque l’autore di questo componimento, ma Tagore; il che spiega perché la poesia sia introvabile nell’originale spagnolo. Infatti non è stata scritta in spagnolo e persino il testo è leggermente diverso rispetto alla versione che circola sul web.

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