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lunedì 25 febbraio 2013

"Amicizia", da un racconto di Maurice Blanchot.

Chi veglia con me. come sotto un altro cielo?
foto Philippe Ramette


"Amicizia"

“La sofferenza s' impadroniva  della mia persona più di un sentimento - era questa l'amicizia?
Al contrario, io non mancavo di andare in suo soccorso quando una domanda rischiava di attenderla. [...]
Un amico: io non ero nato per questo ruolo, penso che me n'era riservato un altro che io non posso ancora riconoscere.
Quello di nominarlo? di mantenerlo e di mantenermi sotto l'approssimarsi di questo nome?
Non lo crederò; ciò non è che un riflesso che un istante colora il vetro sul quale lui si gioca.
Il nome stesso ci separa. Sarebbe una pietra gettata eternamente verso di lui per attenderlo là dove lui è e che forse sentiva già approssimarsi attraverso i tempi e i tempi.
E' questo il gesto di un amico? E' questa l'amicizia?
E' questo che lui mi ha chiesto di essere: una pietra per lui, obbligando a riconoscersi sotto un tale nome, attirandoci come dentro una trappola?
Forse per prenderlo in vita? Ma io chi sono allora? Chi veglia con me, come sotto un altro cielo?
E se lui è ciò che io so di lui, io non sono interamente abbandonato a me?
Allora cos'è che lo smarrisce? Che cerca al mio fianco? Che cos'è che lo attira? Ciò che lei è per me? Questo 'noi' che ci tiene insieme e dove noi non siamo né l'uno né l'altro?
Qualcosa di troppo forte per l'uomo, una felicità troppo grande di cui noi non sappiamo niente?
Forse gli è dato di respirare presso ad ogni uomo felicissimo, forse lui è il soffio che si mescola al desiderio, forse lui passa attraverso l'istante che spezza i rapporti e confonde il tempo?
Forse lui è dietro ciascuno di noi, colui che noi vediamo quando viene la fine e che si nutre di questo momento di pace e di riposo perfetto che allora ci attende, che ci sottrae: no, che noi ci accordiamo liberamente, perché lui è troppo solo, il più infortunato e il più povero degli uomini?
Ma forse non è che me stesso, da sempre me senza me, rapporto che io non voglio aprire, che io respingo e che mi respinge."

- Maurice Blanchot



Maurice Blanchot (Quain, 22 settembre 1907 – Le Mesnil-Saint-Denis, 20 febbraio 2003) è stato uno scrittore, critico letterario e filosofo francese.


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