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lunedì 16 marzo 2015

"Non piangere Maurice" di Edgar Lee Master

la dolce aria di primavera sussurra
Vincent Van Gogh, Giardino di Daubigny, 1890




Non piangere, Maurice,
io non sono qui, sotto questo pino.
La dolce aria di primavera sussurra
nel tenero prato, brillano le stelle,
Il succiacapre canta, solo tu
sei triste, mentre giace la mia anima
rapita nel Nirvana benedetto
dell’eterno splendore!
Vai da quel cuore d’oro che è mio marito,
che si rode su quello che lui chiama
il nostro amore colpevole –
e digli che l’amore mio per te,
non meno dell’amore mio per lui,
esaurì il mio destino – digli che
attraverso la carne io raggiunsi
lo spirito, e attraverso lo spirito la pace.
Non ci sono matrimoni in cielo, ma c'è amore.


- Edgar Lee Master




L'amore come giustificazione e fine della vita stessa, pare volere indicare il poeta in quest'epitaffio, dove una donna parla all'amante disperato per la sua morte.
Parla con la dolcezza e la pace di chi è al di là e al di sopra, ha parole dolci per l'amante (non piangere Maurice) ma anche per il marito (quel cuore d'oro), e per se stessa (l'amore esaurì il mio destino)  indicando che la rabbia e la frustrazione sono pulsioni legate appunto al mondo terreno.

"Non ci sono matrimoni in cielo, ma c'è amore." Edgar Lee Master




Edgar Lee Masters (Garnett, 23 agosto 1869 – Melrose, 5 marzo 1950) è stato un poeta, scrittore e avvocato statunitense, noto soprattutto come autore dell'Antologia di Spoon River.

L'Antologia di Spoon River  è una raccolta di poesie che il poeta pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St. Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un immaginario paesino statunitense.







Vincent Willem van Gogh  (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio1890) è stato un pittore olandese.

Autore di ben 864 tele e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi iniziati e non portati a termine più diversi appunti probabilmente destinati all'imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese, tanto geniale quanto incompreso in vita, van Gogh influenzò profondamente l'arte del XX secolo. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali, morì all'età di 37 anni per una ferita da arma da fuoco, molto probabilmente auto-inflitta. In quel momento i suoi lavori erano molto poco conosciuti e apprezzati ancor meno.





1 commento:

  1. COME CI DICE S. AGOSTINO, SULLE ORME DI CRISTO, per un credente, la morte non è niente, veniamo solo trasferiti altrove, come se fossimo nella stanza accanto. In Dio ciasuno mantiene lapropria identità, ma lì, l'AMORE vero, diviene chiaro, puro limpido.
    Un abbrcio
    marina

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