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venerdì 31 luglio 2015

"Vestita di solo desiderio" di Saffo

sono qui... vestita di solo desiderio
Gustave Klimt, Danae



Sono qui.

Nell'anticamera del Paradiso

vestita di solo desiderio.

Chiudo gli occhi.

Un passo verso di te.

L'inferno.

Le fiamme avviluppano

i nostri corpi

la pelle freme

il cuore batte a ritmo di tango.

Il sangue bolle.

Il vento tace.

Apro gli occhi...

tu non ci sei.

Io non ci sono.


- Saffo




"L'attesa del piacere è essa stessa piacere" sosteneva Lessing nel 1700, e non si può che sottoscrivere quest'affermazione.
L'immaginare il momento in cui ci si unirà fisicamente alla persona che si ama, ha in sé un'intima lussuria, un puro godimento estatico, che tutti hanno avuto modo di provare.
(Approfondirò la traduzione di questo testo poiché c'è un' enorme incongruenza: Saffo non poteva conoscere il tango! )

"C'è chi dice sia un esercito di cavalieri, c'è chi dice sia un esercito di fanti, c'è chi dice sia una flotta di navi sulla nera terra, la cosa più bella, io invece dico, che è ciò che si ama" - Saffo



Saffo, in greco Σαπφώ, Sapphó (Ereso, 640 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa), è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. 

Di famiglia aristocratica, nacque a Mitilene, nell'isola di Lesbo, dove trascorse la maggior parte della propria vita.
Non si conoscono né la data della sua morte (anche se da un suo componimento si può desumere che abbia raggiunto la tarda età), né le circostanze in cui avvenne. 
Dato leggendario, ripreso dagli antichi commediografi, è che si sia gettata da un faro sull'isola di Lefkada, vicino alla spiaggia di Porto Katsiki, per l'amore non corrisposto verso il giovane battelliere Faone, che in realtà è un personaggio mitologico. Tale versione è ripresa anche da Ovidio, nelle Eroidi, e da Giacomo Leopardi nell' Ultimo canto di Saffo.



Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Neubau, 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei massimi esponenti dell'Art Nouveau (stile Liberty, in Italia), protagonista della secessione viennese.

mercoledì 29 luglio 2015

"Il disastro degli addii" di Dante Maffia

Ah, l'avessi saputo!
Jack Vettriano, Embrancing



Ah l'avessi saputo ! Non sarei sceso a patti

con la vita, avrei continuato

ad ammazzarla avido e scomposto

per non darle il tempo di offuscare

il volo delle rondini, il sorriso

della donna che ho amato.

Come corre leggero per dirupi

l'elegante disastro degli addii.


- Dante Maffia , Il disastro degli addii



Che, con i se e con i ma, non si faccia la storia, lo impariamo presto, ma altrettanto facilmente non ne teniamo conto se non a posteriori, per non continuare, salvificamente, a logorarci con il computo di cosa avremmo potuto e ci siamo lasciati sfuggire. 
La vera rivoluzione è nell' imparare a giocare a scacchi, agire solo dopo aver ponderato le possibili conseguenze delle nostre azioni, delle nostre parole. 
Anche in amore, dove talvolta le reticenze e i rimandi, le paure, i moti di stizza o di orgoglio, riempiono le storie più delle carezze e delle parole tenere, uno spreco di tempo e di opportunità, un dilapidare un sentimento unico, e raro, di cui ci si rende conto sempre troppo tardi... 

"Spegnere il sorriso di chi amiamo è una nefandezza, spegnere il sorriso di chi ci ama è pura stupidità." - Rosanna Bazzano






Dante Maffia (Roseto Capo Spulico, 17 gennaio 1946) è un poeta, romanziere e saggista italiano.












Jack Hoggan, noto come Jack Vettriano (Fife, 17 novembre 1951), è un pittore scozzese di origini italiane, onorato da Elisabetta II d'Inghilterra con l'Ordine dell'Impero Britannico (OBE).

domenica 26 luglio 2015

"Na cumpagna" di Rosanna Bazzano


cumpagne sfurtunate, na notte 'e malu tiempo

Timmy Mallett, Friends on the beach





Na cumpagna

...e po’ ce sta Annarella,

cu ’o core comm’ ’o ppane,

ca sape sulo chiagnere

e nun sape fa male.



Na bbona piccerella

cu ll’uocchie ’e ciucculata,

doce, gentile, onesta,

bella comme na fata.


M’ ’a streggno dint’ ’e bbraccia,

p’ ’a cunzulà 'e n’ammore,

ch’ essa credeva onesto

ma era ’ngannatore.


Restammo accussì, mute,

mmiezo a ’sta sera ’e viento,

cumpagne sfurtunate

na notte ’e malutiempo.


- Rosanna Bazzano, da Prospera Paturnia. Racconto di un'anima


Le amiche, legami talvolta indissolubili, che sfidano il tempo e la vita stessa con i suoi mutamenti.

Questa è dedicata ad un'amica, che oggi festeggia l'onomastico, così come mia madre... 

(In realtà, un po' festeggio anch'io, il mio nome è la fusione dei nomi di mia nonna Rosa e mia madre Anna, ma solo per i pochissimi che amano viziarmi, come mia figlia, che mi ha scritto all'una stanotte: Mammina, auguri per il tuo mezzo onomastico!)

"Gli amori passano, le amiche restano..." - Rosanna Bazzano




Timmy Mallett (nato il 18 ottobre 1955 a Marple , Cheshire ) è un presentatore TV inglese e artista. Conosciuto per il suo notevole stile visivo, occhiali colorati, camicie forti e il gigante rosa schiuma maglio , etichettato 'Mallet di Mallett', così come la sua 'assolutamente geniale" e 'blaaah", un tormentone .

venerdì 24 luglio 2015

Per Tralci di- versi, "Come un sole a Napoli" di Francesco di Domenico

sono luminoso io
immagine dal web



Non essermi notte

sono luminoso, io

sono giorno 


come

le tue cosce chiare.

Sono giorno

come

un sole a Napoli.


- Francesco di Domenico




Quante cose può essere il sole di Napoli?
Tante, anche le cosce chiare di una bella donna, che il poeta invita a farsi giorno, cioè ad illuminare con la presenza gioiosa la sua vita.


"Se si deve essere, si sia il sole, si -illumini d'immenso-"                                                                  - Rosanna Bazzano



Francesco di Domenico, per gli amici Didò,  (Giugliano, 19 giugno 1954) è un giornalista e scrittore italiano, dice wikipedia, ma è tante altre cose, lo spazio esiguo... cercatelo, ne leggerete delle belle!





martedì 21 luglio 2015

"Crepuscolo" di Angel Gonzales

non sarà il rossore effimero del giorno che si sente colpevole?



Crepuscolo

Il cosiddetto crepuscolo
non sarà il rossore effimero del giorno
che si sente colpevole
di tutto ciò che è stato
e non è stato?


Questo giorno fugace
che, proprio come un delinquente,
approfitta dell’ombra per andarsene.

Angel Gonzales


Altro immenso topos letterario, il tramonto, crepuscolo, occaso...
La fine, la speranza svanita, la morte... quante cose in un tramonto, quanto struggimento in quell'ultimo fuoco del giorno, così violento e così dolce...

A me porta sempre una leggera malinconia, una nostalgia di ciò che la vita aveva promesso e non ha mantenuto...

Grazie a Marco Santoro, che ha postato su fb questa piccola chicca.

"Il tramonto rattrista perché rende netti i contori, mostra la realtà senza abbagliare..." - Rosanna Bazzano


José Ángel González Sainz (Soria, 1956) è uno scrittore, traduttore e docente spagnolo. Ha vinto il Premio Anagrama e il Premio de las Letras de Castilla y León. Vive a Trieste e insegna lingua e letteratura spagnola presso l'Università Ca' Foscari Venezia.

domenica 19 luglio 2015

"Tenerezza" di Raffaele Pisani


io nun putesse rinunzià n'istante all'emozione 'e sti  ccarezze toje

Marc Chagall, Vita e amore



Tenerezza

I’ pozzo rinunzià a mmuntagne d’oro,
pozzo ffà a mmeno d’ogne cosa bella,
d’ogne suddisfazzione, d’ogne gioia.

I’pozzo rinunzià a na luna chiara,
a na nuttata chiena chiena 'e stelle,
a nu prufumo 'e viole a Primmavera,

ma nun putesse vivere n’ istante
senza 'a presenza toja dint’a stu core,
senza 'o regalo doce 'e sti surrise.

I’ nun putesse rinunzià n’istante
a ll’emozzione 'e sti carezze toje
prezziose cchiù d’ ’a vita, cchiù prezziose

'e chesta vita mia ca nun sarrìa
cchiù nniente senza 'e te, senza st’ammore,
senza 'o calore 'e chesta tenerezza.


- Raffaele Pisani


Traduzione:

Potrei rinunciare a montagne d'oro
posso fare a meno di ogni cosa bella,
d'ogni soddisfazione, d'ogni gioia.

Potrei rinunciare alla luna chiara,
ad una notte piena piena di stelle,
del profumo delle viole a primavera,

ma non potrei vivere un istante
senza la tua presenza nel mio cuore,
senza il regalo dolce di questi sorrisi.

NOn potrei rinunciare un istante
all'emozione delle tue carezze,
preziose iù della vita, più preziose

di questa vita mia, che non sarebbe
più niente senza te, senza quest'amore,
senza il calore di questa tenerezza.

Traduzione di Rosanna Bazzano



Il mio carissimo amico Raffaele, ci dice con parole semplici, la semplicità aulica che solo i grandi sanno avere, una verità inconfutabile: chi ama non può vivere senza l'amato.

Ad ogni donna, me per prima, piace essere amata così, e sentirsi amati così, accresce l'amore

"L'amato è una strada fiorita in uno sconfinato deserto..."  - Rosanna Bazzano




Raffaele Pisani (Napoli 20 gennaio1940) è una delle voci più autorevoli e appassionate della poesia napoletana. Allievo di E.A.Mario.
Parlano di lui le sue più di 30 raccolte poetiche e le più autorevoli firme della critica letteraria su tutte le maggiori testate giornalistiche. 









Marc Chagall (Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) è stato un pittore russo naturalizzato francese, d'origine ebraica.








Un grazie a Romano Rizzo che, pubblicando nel gruppo facebook "Poesia napoletana" questi versi, me li ha fatti ricordare... 

lunedì 13 luglio 2015

"...e ti si vede" di Rosanna Bazzano

il tuo profilo, sereno dopo tanta foga
Jacopo Zucchi, Amore e Psiche




...e ti si vede appena

al lume timido

che segna il tuo profilo

sereno, dopo tanta foga,

l’altura del naso,

i pani del petto,

i covoni delle cosce,

il vomere,

gioia dei mie solchi,

rilassato e pago.



- Rosanna Bazzano


Rubare l'immagine della persona amata, non visti, coglierne la bellezza rilassata, è un godimento estatico intimissimo.


"Il mio corpo: bramosia del tuo..." - Rosanna Bazzano






Jacopo Zucchi, o Iacopo di maestro Pietro Zucca (1542 circa – 1596 circa), è stato un pittore italiano.

Allievo di Giorgio Vasari, divenne il suo principale collaboratore: partecipò alla decorazione del Salone dei Cinquecento e dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio a Firenze; nel 1572 si stabilì a Roma, dove eseguì gli affreschi per il palazzo e la villa del cardinale Ferdinando de' Medici. Numerose anche le opere a soggetto sacro realizzate per le chiese della capitale (Santissima Trinità dei Pellegrini, Santo Spirito in Sassia).

domenica 12 luglio 2015

" 'O quarto piano" di Prospera Paturnia

sultanto 'a casa nosta sta sulagna
foto Rosanna Bazzano



Napule già s’appiccia chianu chiano
na luce, na lucella, nu lampione
sulo ’a fenesta ’e chillu quartu piano
resta addurmuta sott’ a nu balcone

Settembre, ’e ssette â sera more ’o juorno,
’e viche s’appriparano p’ ’a festa,
lucene d’oro ’e strate tuorno tuorno
e pare ncannaccata ogne fenesta.

Sultanto ’a casa nosta sta sulagna,
senza calore, che malincunia!,
l’uocchie nzerrate ’e chi già se rassegna

pecché nun sonna cchiù ’e truvà na via;
ce ha dato ’a mano meglio ’e na cumpagna
ma ll’
âmmo fatto mala cumpagnia...

- Rosanna Bazzano, Prospera Paturnia

***

Traduzione

Napoli già si accende piano piano
una luce, lucine, un lampione
solo quella finestra al quarto piano
resta serrata sotto il suo balcone.

Settembre, già alle sette muore il giorno
le strade si preparano alla festa
sembrano d'oro le stradine intorno
e pare ingioiellata ogni finestra.

Soltanto casa nostra sta solinga
senza calore e senza frenesia
con gli occhi chiusi di chi si rassegna

perché non spera più ci sia una via
ci ha preservati come una compagna
ma non gli abbiamo fatto compagnia...

- Traduzione di Rosanna Bazzano


La casa è un topos letterario dalle vastissime accezioni metaforiche.
È il rifugio tout court, ma anche il riposo, il luogo mentale, la persona che ami, una parte anatomica...

Una casa trascurata è comunque sinonimo di scarso amore, e per la casa, e per le persone con cui si condivide...

" 'A bella Mbriana se piglia collera..." modo di dire napoletano*

* La bella Mbriana è lo spirito benigno della casa, si offende se la casa non viene onorata.


venerdì 10 luglio 2015

"Non si parla con l'amore in bocca..." di Rosanna Bazzano

non si parla con l'amore in bocca
Vladimir Volegov, L'ora del tè


Non si parla con l'amore in bocca


... e sono l'eco dei no 

che non ti ho detto,

e ora non serve più dirti,

perché non ti ho insegnato nulla:

né che non si parla con l’amore in bocca,

né che a letto si combatte con la morte,

mentre mia madre infierisce

sulla linea del tempo,

mi fa l’elenco delle ricorrenze:

nascite, morti, anniversari,

di gente che non ho mai conosciuto,

che non ho mai voluto conoscere.



- Rosanna Bazzano


L'amore, necessario come il cibo, e come esso sacro.
Nell'arrogante, l'abbondanza di risorse crea la mancanza di rispetto verso queste,  l'offesa, lo sfregio dello spreco, il vilipendio di qualcosa che dovremmo onorare e  di cui dovremmo essere grati.
Ma anche le abbondanti risorse non sono infinite, come i nostri giorni, come la vita, che scorre inesorabile, con le sue cadenze, e ci ferisce con la sua brevità.

"L'amore è un cibo sacro che si offre sull'altare delle labbra" - Rosanna Bazzano




mercoledì 8 luglio 2015

"Ti meriti un amore" di Frida Khalo

ti meriti un amore


Ti meriti un amore

Ti meriti un amore che ti voglia
spettinata,

con tutto e le ragioni che ti fanno
alzare in fretta,

con tutto e i demoni che non ti
lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia
sentire sicura,

in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,

che senta che i tuoi abbracci sono
perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare
con te,

che trovi il paradiso ogni volta che
guarda nei tuoi occhi,

che non si annoi mai di leggere le
tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,

che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,

che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le
bugie
che ti porti il sogno,
il caffè
e la poesia.


- Frida Kahlo


Quanta poca contezza si ha a volte di sé stessi, e come riusciamo a trasmettere agli altri questa poca contezza, così che anche agli occhi degli altri diveniamo poca cosa...
Senza scivolare nell' atteggiamento opposto, l'arroganza, possiamo fare un elenco delle cose belle che siamo, e confrontarci con gli altri, riusciremo così ad accorgerci che forse abbiamo qualcosa da migliorare, ma anche che possediamo moltissime qualità. Che meritiamo di essere amate perché siamo persone meravigliose...

“Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere abbastanza.” - Alda Merini




Frida Kahlo, all'anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio1954), è stata una pittrice messicana.« Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni. »
(Frida Kahlo, Time Magazine, "Mexican Autobiography", 27 aprile 1953)

domenica 5 luglio 2015

"Niente 'e bbuono" di Rosanna Bazzano

parole doce nun me n'aspetto cchiù d'a vocia toia
Vladimir Volegov, In giardino



Niente ‘e bbuono, Michè,
parole doce
nun me n’ aspetto cchiù
d’ ’a vocca toia,
sta vocca, c’ ’a passione
ha misa ncroce,
sulo p’ ’e nfamità
mo tene foja.

Io appucenuta resto,
penziarosa:
’o pare e spare,
parti ’o rummané,
mentre te veco
ca staie ntussecuso
n’ora serena
nun saccio che d’è.


- Rosanna Bazzano, Prospera Paturnia



"La miglior difesa è l'attacco" recita un proverbio, e c'è chi di questo ha fatto la sua legge di vita, chi non si fa scrupolo di ferire e disprezzare l'altro, anche quando si ha torto marcio, anzi proprio perché si ha torto, si deve in qualche modo fare violenza all'altro perché con la  paura si zittisca la sua ragione. 

Ed è facile avere la meglio sulle persone innamorate (non è da eroi), quelli che hanno paura di perdere l'altro...

Ma alla fine è una tattica da perdenti, ti fa vincere le battaglie... e ti fa perdere la guerra, perché quando fiero e soddisfatto togli la maschera al tuo nemico ti accorgi che  hai sconfitto la tua felicità...

Una sentenza dell'antico libro de I-Ching recita:

"Se, potenti, si è contorti e cattivi, si rimane soli e nulla si potrà più fare. Lasciati in balia della nostra superbia, si va incontro alla distruzione: il contrario esatto di ciò che ci aspettavamo.".



Vladimir Volegov è nato a Chabarowsk in Russia.
Inizia a dipingere alla tenera età di tre anni. Si diploma presso la scuola d’arte "Krivoj Rog".
La sua fama è in continua ascesa. I suoi dipinti sono riconosciuti e apprezzati nel mondo internazionale dell’Arte.







venerdì 3 luglio 2015

"Canto della mia nudità" di Antonia Pozzi

Guardami: sono nuda.
Delphin Enjolras, Nudo di schiena




Canto della mia nudità

Guardami: sono nuda. Dall'inquieto
languore della mia capigliatura
alla tensione snella del mio piede,
io sono tutta una magrezza acerba
inguainata in un color avorio.
Guarda: pallida è la carne mia.
Si direbbe che il sangue non vi scorra.
Rosso non ne traspare. Solo un languido
palpito azzurrino sfuma in mezzo al petto.
Vedi come incavato ho il ventre. Incerta
è la curva dei fianchi, ma i ginocchi
e le caviglie e tutte le giunture,
ho scarne e salde come un puro sangue.
Oggi, m'inarco nuda, nel nitore
del bagno bianco e m'inarcherò nuda
domani sopra un letto, se qualcuno
mi prenderà. E un giorno nuda, sola,
stesa supina sotto troppa terra,
starò, quando la morte avrà chiamato.

- Antonia Pozzi

La nudità e la sua dicotomia: fisica e psicologica.
Mettersi a nudo è sensibilità pura, capacità di darsi, arriverei a dire che è un'arte... 
Sicuramente cosa non da molti, sicuramente indispensabile per farsi tutt'uno con l'altro, quando questi sia disposto ad essere anch'esso nudo, esposto, con le sue mancanze, con le sue miserie, con le sue bellezze taciute e sottese...

"Essere nudi è essere vestiti della verità..." - Rosanna Bazzano



Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – Milano, 3 dicembre 1938) è stata una poetessa italiana.
Figlia di un importante avvocato milanese, e della contessa Lina Cavagna Sangiuliani.  Antonia scrive le prime poesie ancora adolescente. Studia nel liceo classico Manzoni di Milano, dove vive con il suo professore di latino e greco, Antonio Maria Cervi, una relazione che, a causa dei pesanti ostacoli frapposti dalla famiglia Pozzi, verrà interrotta da Cervi nel 1933. Forse a causa di questa grave ingerenza nella sua sfera affettiva, parlando di sé quell'anno scrive: «e tu sei entrata / nella strada del morire».
La grande italianista Maria Corti, che la conobbe all'università, disse che «il suo spirito faceva pensare a quelle piante di montagna che possono espandersi solo ai margini dei crepacci, sull'orlo degli abissi. Era un'ipersensibile, dalla dolce angoscia creativa, ma insieme una donna dal carattere forte e con una bella intelligenza filosofica; fu forse preda innocente di una paranoica censura paterna su vita e poesie. Senza dubbio fu in crisi con il chiuso ambiente religioso familiare. La terra lombarda amatissima, la natura di piante e fiumi la consolava certo più dei suoi simili».
A soli ventisei anni si tolse la vita. Nel suo biglietto di addio ai genitori scrisse di «disperazione mortale». La famiglia negò la circostanza «scandalosa» del suicidio, attribuendo la morte a polmonite; il suo testamento fu distrutto dal padre, che manipolò anche le sue poesie, scritte su quaderni e allora ancora tutte inedite.


« Triste orto abbandonato l'anima
si cinge di selvagge siepi
di amori:
morire è questo
ricoprirsi di rovi
nati in noi »




Delphin Enjolras (1857 -1945 Coucouron TOULOUSE) è stato un francese pittore accademico . Enjolras dipinse ritratti, nudi, interni, e utilizzato soprattutto acquerelli , oli e pastelli . Egli è meglio conosciuto per i suoi ritratti intimi di donne giovani che svolgono attività mondane come la lettura o cucire, spesso illuminati dalla luce della lampada. Forse la sua opera più famosa è la "donna giovane Lettura da una finestra".

mercoledì 1 luglio 2015

"Mi parlano spesso dell'amore" di Alda Merini

l'amore è un accadimento miracoloso




Mi parlano spesso dell'amore

Mi parlano spesso dell’amore
E io, quando mi sento offrire
con tanta leggerezza un problema così grave,
inorridisco.


L’amore è qualcosa
che può capovolgere la storia,
può dannare un’anima
o farla salire in paradiso:
è questione di fortuna.

L’amore è una piramide alata
con radici ben profonde nella terra.
Amore e morte sono la stessa cosa.

L’uomo innamorato non conosce il suo destino:
sa che è stato colpito a morte
da un evento storico,
sa che può morirne,
perché l’amore è un accadimento miracoloso.

- Alda Merini,  da Padre mio, Edizioni Frassinelli, Milano, 2009.



La sacralità dell'amore è al centro di questa raccolta della poeta Alda Merini, una contemplazione dell'amore grande di Dio e di come quello umano sia scintilla di questo.
Un sentimento fortissimo, da vivere con rispetto in quanto dono del Bene supremo.



“La poesia. La bellezza. Il romanticismo. L’amore. Queste sono le cose per cui continuiamo a vivere” – Dal film L’attimo fuggente





Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009) è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana.