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mercoledì 27 novembre 2013

"Babbo Natale" di Rosanna Bazzano



1 dicembre: prepariamo il Natale!

ora devo fare gli occhi, prenderò le olive nere
illustrazione Federica De Fraia


Babbo Natale di mozzarella

Se Natale è già alle porte
e la cena è un po’ speciale
voglio fare un bel decoro,
creerò babbo natale!

Una mega mozzarella
sembra giusto il suo pancione
taglio e svuoto un pomodoro
per il rosso mantellone

prendo un tondo bocconcino
e lo infilo con lo stecco
sul pancione e sul mantello
e la testa è fatta: ecco!

Ora devo fare gli occhi,
prenderò le olive nere,
che infilate nella testa
sembreran pupille vere,

poi le verdi per bottoni
e alla fine sul suo viso
con un fil di pomodoro
vi disegno un gran sorriso.

Rosanna Bazzano, ricetta di Rosanna Marziale
(Il Nuovo Mangiarime, Iemme edizioni, nov. 2013)












lunedì 25 novembre 2013

"Tango della distanza" di Davide Rondoni



nel ritmo che tiene tutte le gioie e le pene
Cristina Bernazzi, Tango



Tango della distanza

Tenersi per gli occhi ora
nell’aria tesa di questo tango
non è come allacciare i tuoi fianchi
nella frenesia lunare di baci
che cercavano di diventare stelle –

tenersi
solo per le luci protese
delle mani o per le tenebre
caduta tra le dita nei giorni che cambiano
non è come l’esattezza
dei fuochi lungo le vertebre
quando indovinavi il passo nel passo –

e tenersi per i nomi non è
come il fiorire di tutti i nomi
che ti davo nei respiri, roseti
che l’uno nell’altro
fiorivano e morivano e fiorivano …

Ma questa musica
che ha patria e no, patria non ha
e centomila lumi di porti
ci tiene per gli occhi
e per il cuore,
archi
sa disegnare
e tessuti di fiamme, ricordi
e promesse

nel rtimo che tiene tutte
le gioie e le pene.

- Davide Rondoni






Davide Rondoni (Forlì, 1964) è un poeta e scrittore italiano.
Tra le tante attività di diffusione giornalistica sui vari media, Rondoni ha tenuto e tiene corsi di poesia e di letteratura negli atenei di Bologna, Milano Cattolica, Genova, allo Iulm, e negli Stati Uniti (all'Università di Yale e alla Columbia University).




per la presentazione del mio Lune d'agosto
Monia Valeriano, Davide Rondoni, IO, Marco Candela, Simona Valentino, Riccardo Duranti
Napoli, 17/09/2012




Della illustratrice Cristina Bernazzi non sono riuscita a trovare una biografia…
chiunque abbia notizie mi farebbe cosa gradita


domenica 24 novembre 2013

"Me sceto ‘a notte" di Raffaele Viviani



'a femmena senzibbele ce tene ca mentre dorme tu hê penzato a essa
Thomas Sully, La lettera d'amore






Me sceto ‘a notte, e scrivo nu sunetto.

‘A penna stilografica e Maria.

Lle dico ch’essa è tutta ‘a vita mia;

e po’ ce ‘o lasso a forma ‘e nu biglietto.

Dimane, quanno ‘o legge, sa ch’effetto?

«Chillu marito mio! che frenesia! »

— Rafiluccie’, m’hê fatta ‘a puisia?

Pìgliate ‘o zabbaglione dint’ ‘o lietto.

‘A femmena senzibbele ce tene

ca mentre dorme tu hê penzato a essa.

E chest' affezione è fatta a vita.

È sempe nu raggiunamento ‘o bbene.

E po’ ‘o ‘ntrasatto è meglio d’ ‘a prumessa;

ca te se dà, cianciosa e sapurita.

- Raffaele Viviani


Traduzione

Mi sveglio di notte e scrivo un sonetto.
La penna stilografica e Maria.
Le dico che è tutta la vita mia
e poi glielo lascio in forma di biglietto.
Domani quando lo leggerà sai che bell'effetto?!
<<Ah, mio marito! Che frenesia!>>
- Raffaeluccio, mi hai scritto una poesia?
Ti porto subito lo zabaione a letto.
La donna sensibile ci tiene
che mentre dorme tu hai pensato a lei.
Di queste affettuosità è fatta la vita.
È sempre un ragionamento il voler bene.
E poi la sorpresa è meglio di una promessa
che ti si dà, dolce e deliziosa.

- traduzione di Rosanna Bazzano



Raffaele Viviano, (mutò il cognome in Viviani per motivi artistici) (Castellammare di Stabia, 10 gennaio 1888 – Napoli, 22 marzo 1950), è stato un attore teatrale, commediografo, compositore, poeta e scrittore italiano.











Thomas Sully (Horncastle, 1783 – Philadelphia, 1872) è stato un pittore statunitense.












sabato 23 novembre 2013

"Lumachine coi piselli" di Rosanna Bazzano



è già tempo di minestra fatta con le lumachine
ill. Adriana Papa, Il Mangiarime (1)



Quando il tempo volge al brutto
e son fredde le mattine
è già tempo di minestra
fatta con le lumachine.


Procuriamo gli ingredienti

accingiamoci ai fornelli
oggi andiamo a preparare
lumachine coi piselli.


Cuciniamo i pisellini 

in un fondo di cipolla
li frulliamo con del brodo
e aspettiamo che sobbolla.

Poi caliamo attentamente
le lumache di pastina
per mangiarle deliziose
nella crema verdolina.

- Rosanna Bazzano, Il Mangiarime 2012, 
  ricetta di Rosanna Marziale


























Fresco di stampa "Il nuovo Mangiarime": filastrocche della Bazzano ricette della Marziale.



venerdì 22 novembre 2013

"Dono avuto di un fiore" di Tommaso Stigliani



gettommi in ritirarsi un fior dal seno
Emile Vernon, The Rose girl



Dono avuto d’un fiore

Splendea d’alta finestra il viso adorno,
in cui natura ogni sua grazia pose;
qual, coronata di celesti rose,
appar l’aurora dal balcon del giorno.


Io, che sempr’erro al car’albergo intorno,
qual fanno intorno ad urna ombre dogliose,
fermo era, quando, avvista, ella s’ascose,
tutta vermiglia d’amoroso scorno.
E gettommi in ritrarsi un fior dal seno,
in atto che fu studio e parve errore;
di che augurio prend’io felice appieno
che, forse, appresso al picciolo favore
verrà l’intera grazia un dì, non meno
che venir soglia il frutto appresso al fiore.

- Tommaso Stigliani


La speranza e la perseveranza vengono sempre premiate… quasi sempre…





Tommaso Stigliani (Matera, 1573 – Roma, 1651) è stato un letterato e scrittore italiano.













Émile Vernon, nato nel 1872 , morto nel 1919 è un pittore francese .
(non sono riuscita a trovare un immagine del Vernon, chi ne trovasse è pregato di inviarmela)



giovedì 21 novembre 2013

"Tu sei stanca" di E.E.Cummings


quando la luna sorge dal mare…
Edvard Munch, Chiaro di luna


Tu sei stanca,
(Credo)
Dell'eterno puzzle di vivere e agire;
Anch'io.

Vieni con me, allora,
E andiamocene molto lontano —
(Io e te soli, capito!)

Hai giocato,
(Credo)
E hai rotto i tuoi giocattoli più cari,
E ora sei un po' stanca;
Stanca di cose che si rompono —
Solo stanca.
Anch'io.

Ma vengo con un sogno negli occhi stasera,
E busso con una rosa alla porta del tuo cuore disperato —
Aprimi!
Ti mostrerò luoghi che Nessuno conosce
E, se vuoi,
I posti perfetti per dormire.

Ah, vieni con me!
Soffierò quella bolla meravigliosa, la luna,
Che galleggia sempre e un giorno
Ti canterò la canzone giacinto
Delle stelle probabili;
Mi avventurerò per le tranquille steppe del sogno,
Fino a trovare l'Unico Fiore,
che serba (credo) il tuo piccolo fiore
Quando la luna sorge dal mare.

- E. E. Cummings



La stanchezza dell'anima può affaticare fino a prostrare… e il cuore pare aspettare non altro che una mano che dica: vieni con me!



Edward Estlin Cummings, più noto come E.E. Cummings o e.e. cummings (Cambridge, 14 ottobre 1894 – North Conway, 3 settembre 1962), è stato un poeta, pittore, illustratore, drammaturgo, scrittore e saggista statunitense.







Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Ekely, 23 gennaio 1944) è stato un pittore norvegese.
È stato anche simbolista, incisore e un importante precursore dell'arte espressionista.
L'urlo (1893) è probabilmente la sua opera più conosciuta
Edvard Munch è il pittore dell'angoscia: gli unici temi che lo interessano sono la passione, la vita e la morte.

martedì 19 novembre 2013

"Non dire per cosa vieni" di Maria do Rosario Pedreira



No, non dirmi chi sei né per cosa vieni.  Decico io
Edward Hopper, Nottambuli (particolare, uomo e donna)


Non dire per cosa vieni.
Lasciami indovinare
dalla polvere dei tuoi capelli
che vento ti ha mandato.
È lontana la … tua casa?
Ti do la mia:
leggo nei tuoi occhi la stanchezza del giorno che ti ha vinto;
e, sul tuo volto, le ombre mi raccontano il resto del viaggio.
Dai,
vieni a dar riposo ai tormenti del cammino
nelle curve del mio corpo
– è una meta senza dolore e senza memoria.
Hai sete?
Avanza dal pomeriggio solo una fetta d’arancia
– mordila nella mia bocca senza chiedere.
No, non dirmi chi sei né per che cosa vieni.
Decido io.


- Maria do Rosário Pedreira



Maria Do Rosario Pedreira (Lisbona 1959) è editor e scrittrice portoghese. 













Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – New York, 15 maggio 1967) è stato un pittore statunitense famoso soprattutto per i suoi ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea. Oggi è considerato uno dei grandi maestri americani, citato in qualche caso come precursore della Pop Art.
Di lui è stato detto che sapeva "dipingere il silenzio".







domenica 17 novembre 2013

"Li palori" di Giuseppe Nicola Ciliberto


e soffri ca nun trovi li palori…
Peder Severin Kroyer, Marie a Ravello, 1891




Quannu tu vò parlari a li pirsuni
e soffri ca nun trovi li palori,
nun dispirari, cerca in ogni agnuni,
e vidi ca sù scritti 'nta lu cori.

- Giuseppe Nicola Ciliberto



Giuseppe Nicola Ciliberto (Ribera 10 ottobre 1942) è pittore, poeta e saggista dialettale italiano.










Peder Severin Krøyer, o Krøyer (Brabrasa, 23 luglio 1851 – 21 novembre 1909), è stato un pittore impressionista norvegese naturalizzato danese.

sabato 16 novembre 2013

"Ventitreesima luna" di Rosanna Bazzano



mi son voltata e non mi eri accanto
Simona Valentino, ventitreesima luna




ventitreesima luna

...ed è così chiara quest’alba
di nuvoloni grossi,
in alto il grigio
cede piombo al mare, 

e tutto è immoto e semplice
come in stupita attesa.
E attendo anch’io,
ormai soltanto pioggia,
il fronte della vita
ci ha perduti,
hai disertato,
non so nemmeno quando, mi son voltata
e non mi eri accanto.


ermioni, 23 agosto 2011 luna calante 

- Rosanna Bazzano, Lune d’agosto  


A volte piccole assenze rivelano, con improvvisa quanto fulminante chiarezza, vuoti nei quali non si voleva guardare.




Rosanna Bazzano è poetessa e scrittrice italiana.
Per la bio consultare la pagina dedicata di questo blog.












Simona Valentino è una pittrice e illustratrice italiana. Su facebook https://www.facebook.com/simona.valentino.144?fref=ts


giovedì 14 novembre 2013

"La rosa purpurea" di Hermann Hesse

la tua destra tendeva una grande, rossa, matura rosa purpurea
Vladimir Volegov, la rosa rossa 



Ti avevo cantato una canzone.
Tu tacevi. La tua destra tendeva
con dita stanche una grande,
rossa, matura rosa purpurea.

E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d'estate,
aperta nel suo meraviglioso splendore,
la prima notte che noi godemmo.

Salì e piegò il braccio oscuro
intorno a noi ed era così calma e calda.
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.


- Hermann Hesse




Hermann Hesse (Calw, 2 luglio 1877 – Montagnola, 9 agosto 1962) è stato uno scrittore, poeta, aforista e pittore tedesco naturalizzato svizzero. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1946.

La sua produzione, in versi e in prosa, è vastissima e conta quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti. I suoi romanzi più famosi sono Peter Camenzind (1904), Gertrud (1910), Demian (1919), Siddharta (1922), Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930) Il gioco delle perle di vetro (1943).
I suoi lavori rispecchiano il suo interesse per l'esistenzialismo, lo spiritualismo, il misticismo, non meno della filosofia indù e buddhista.




Vladimir Volegov è nato a Chabarowsk in Russia.
Inizia a dipingere alla tenera età di tre anni. Si diploma presso la scuola d’arte "Krivoj Rog".
La sua fama è in continua ascesa. I suoi dipinti sono riconosciuti e apprezzati nel mondo internazionale dell’Arte.






mercoledì 13 novembre 2013

"La signora non gelosa" di Vivian Lamarque


la signora che stava diventando gelosa…
Robert Doisneau





La signora non gelosa

Una signora che stava diventando gelosa non lo diventò.
Nemmeno un po'?
Sì, un po' sì ma pochissimo, come un solletico al contrario che
invece di far ridere manca poco a piangere.


- Vivian Lamarque



Vivian Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice e poe


martedì 12 novembre 2013

"Lascia che sfumi" di Sara Teasdale



lascia che sfumi nell'oblio silente
Vanessa Katrin, Ragazza sotto la pioggia



Lascia che sfumi

Lascia che sfumi nell’oblio silente
come un fiore od un fuoco un tempo ardente.
Lo sapremo, vedrai, dimenticare:
il tempo è un caro amico, saprà farci invecchiare.

A chi chiede di lui, digli che è stato
da tanto tempo già dimenticato:
un fuoco, un fiore, foglia inanimata
sepolta in un’antica nevicata..


- Sara Teasdale
Traduzione di Silvio Raffo


Il tempo diluisce l'acredine ma anche l'amore… mai lasciare che scorra su ciò a cui si tiene

lunedì 11 novembre 2013

"Non dà sollievo il tempo" di Edna St. Vincent Millay



lo sento nella pioggia che piange
Nella pioggia, Marek Langowski


Non dà sollievo il tempo; mentivate
dicendo che sarebbe stata breve
la mia pena. Lo sento nella pioggia
che piange, alla marea che si ritira;
sciolte le vecchie nevi ad ogni picco,
le foglie dell’altr’anno son fumo sui sentieri;
non cosí per l’amaro della morte,
che resta, opprime il cuore, abita in me.
Ho paura d’andare in troppi luoghi
che traboccano della sua memoria.
E se respiro in qualche quieta stanza
ignota al passo e al volto luminoso,
dico “non c’è memoria, qui, di lui”
e resto frastornata a ricordarlo.

- Edna St. Vincent Millay, "L'amore non è cieco"
Trad. di Silvio Raffo


Struggente la visione della Millay che cerca di sfuggire al ricordo dell'amato perduto,  ma pare che tutto congiuri contro di lei, anche il tempo metereologico che ricordandole il pianto pare la induca alla sofferenza. Ma chi soffre per amore si nutre del proprio dolore, tant'è che se riesce a trovare un luogo che non gli ricordi "lui" trova anche in questa quiete un motivo per restare "frastornata a ricordarlo".


Edna St.Vincent Millay (Rockland, 22 febbraio 1892 – Austerlitz, 19 ottobre 1950) è stata una poetessa statunitense. Ottenne Nel 1923 il Premio Pulitzer per la poesia, terza donna ad ottenere tale riconoscimento. Fu nota per il suo attivismo femminista e per i suoi numerosi amori. Scrisse anche opere in prosa sotto lo pseudonimo di Nancy Boyd. Il poeta Richard Wilbur di lei dichiarò: «Ella ha scritto alcuni dei sonetti più belli del secolo.»






Marek Langowski è un pittore polacco, nato a Aleksandrow Lódzki, che crea le sue opere dal 1981. Potete trovare i suoi pezzi in tutto il mondo.
Vive e lavora a Belchatow, vicino a Lodz.











sabato 9 novembre 2013

"Universo con stelle e pianeti" Rosanna Bazzano (Il Nuovo Mangiarime)




Oggi il pranzo è un'avventura tutta messa dentro un piatto…
ill. Federica De Fraia





Oggi il pranzo è un’avventura
tutta messa dentro un piatto. 
voglio fare l’astronauta? 

Col mio pranzo è bell’e fatto!
Cominciamo col creare 
l’universo dove sguazza,
tra i pianeti da gustare, 
anche qualche stella pazza. 

La cipolla quindi metto 
con carota e pomodoro,
con del sedano e zucchine, 
il basilico e l’alloro, 

il prezzemolo, che è noto, 
dappertutto bene sta, 
poco sale e del buon olio, 
ma extra vergine, si sa… 

Con la mamma poi lo frullo, 
quando il tutto è ben bollito, 
ed è pronto l’universo 
di buon brodo saporito. 

Ora in questo spazio vuoto
 non sappiamo cosa fare 
ci mettiamo le stelline 
e i pianeti da mangiare. 

Le stelline di pastina 
vanno cotte nel brodetto 
ed il grana a pezzettoni 
per finire ora ci metto. 

Ecco pronto un universo 
sano e buono da mangiare 
col cucchiaio come astronave 
sono pronto a navigare. 


- Rosanna Bazzano, ricetta di Rosanna Marziale
(Il Nuovo Mangiarime, Iemme edizioni, nov. 2013)
















venerdì 8 novembre 2013

"Addormentarsi adesso svegliarsi tra cent'anni" di Nazim Hikmet







"Addormentarsi adesso
svegliarsi tra cento anni, amor mio..."

"No,
non sono un disertore.
Del resto, il mio secolo non mi fa paura
il mio secolo pieno di miserie e di scandali
il mio secolo coraggioso grande ed eroico.
Non ho mai rimpianto d'esser venuto al mondo troppo presto
sono del ventesimo secolo e ne son fiero.
Mi basta esser là dove sono, tra i nostri,
e battermi per un mondo nuovo..."
"Tra cento anni, amor mio..."
"No,
prima e malgrado tutto.
Il mio secolo che muore e rinasce
il mio secolo
i cui ultimi giorni saranno belli
la mia terribile notte lacerata dai gridi dell'alba
il mio secolo splenderà di sole, amor mio
come i tuoi occhi..."

- Nazim Hikmet


Questa poesia mi ha riportato alla mente questa canzone. Chissà se Ron conosceva questa poesia quando ne ha scritto il testo, o se l'aveva conosciuta e faceva parte di quel sedimento di cultura che ci resta da tutte le cose che apprendiamo, che apprezziamo… 
Certo capita a tutti di voler saltare a pié pari i momenti difficili e volersi risvegliare quando tutto sia passato… 




Nâzım Hikmet-Ran, in italiano spesso scritto Nazim Hikmet (Salonicco, 20 novembre 1901 – Mosca, 3 giugno 1963), è stato un poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco. Definito "comunista romantico" o "rivoluzionario romantico", è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell'epoca moderna.








Ron, pseudonimo di Rosalino Cellamare (Dorno, 13 agosto 1953), è un cantautore italiano.















giovedì 7 novembre 2013

"La Garonna" di Mariangela Gualtieri



natura liquefatta
Trees by the Gein at Moonrise, Piet Mondrian, 1907



La Garonna è forte acqua che corre
natura liquefatta che si impenna
pericolosa in gorghi
srotola un cielo deforme
e lo trascina per la campagna.
È un fiume femmina.
Si vede dall'aperto che sprigiona -
da come accoglie.

                                                                                                Tolosa

- Mariangela Gualtieri



La più bella caratteristica di una donna è l'accoglienza. Il grembo come sì alla vita, che sia per accogliere un feto, che sia per accogliere un uomo,  ma che poi si estrinseca nel senso più ampio del termine. È la natura stessa, nella donna, che predispone all'accoglienza, e una donna accogliente è quanto di più femminile possa esserci.









Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) è una poetessa e scrittrice italiana. Ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca negli anni Ottanta. Nella sua opera, sia poetica che di teatro, ha spesso accentuato l'aspetto della "inadeguatezza della parola".








Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese, importante esponente del movimento artistico De Stijl, fondato da Theo van Doesburg.
Nonostante siano molto famosi, anche se spesso imitati e banalizzati, i quadri di Mondrian dimostrano una complessità che smentisce la loro apparente semplicità. I quadri non rappresentativi, per cui è conosciuto e che consistono in forme rettangolari di rosso, giallo, blu o nero, sono in effetti il risultato di un'evoluzione stilistica che avvenne nel corso di quasi trent'anni, per continuare oltre questo stesso punto fino alla fine della sua vita.




mercoledì 6 novembre 2013

"Nella realtà" di Anna Achamtova



via il tempo, via lo spazio…
ill.Cristina Bernazzi



Nella realtà
Via il tempo, via lo spazio,
attraverso la notte bianca ho visto tutto:
il narciso cristallo sul tuo tavolo,
l’azzurro fumigare del sigaro
e lo specchio ove avresti potuto subito
rifletterti, come nell’acqua pura.
Via il tempo, via lo spazio...
ma anche tu non puoi aiutarmi.

- Anna Achamtova, da La rosa di macchia fiorisce, 1946



Le assenze dolorose hanno questo effetto: fare vedere le cose con distacco.
Una improvvisa vista dilatata coglie aspetti mai considerati e li amplifica fino a crearne dolorosi ologrammi,  fino a dare l'impressione che nessun aiuto possa porvi riparo. 




Anna Andreevna Achmatova pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko (Bol'soj Fontan, 11 giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966) è stata una poetessa russa; non amava l'appellativo di poetessa, perciò preferiva farsi definire poeta, al maschile.









Della pittrice cristina Bernazzi non sono riuscita a trovare una biografia

martedì 5 novembre 2013

"Ti dedico" di Corrado Govoni



ti dedico il corallo di quei fulminiGiorgione, La tempesta (particolare)





Tanta fu la paura dei miei baci

nella casa improvvisamente buia,

che rimanesti tutto il temporale

trasalendo alle vampe degli scoppi

sulla soglia, coi piedi nella pioggia.

Ritornando ventenne nel ricordo,

ti dedico i coralli di quei fulmini.




- Corrado Govoni



Corrado Govoni (Copparo, 29 ottobre 1884 – Lido dei Pini, 20 ottobre 1965) è stato un poeta italiano.

Dopo una prima esperienza crepuscolare aderì al futurismo, staccandosene in seguito per tentare la prosa e il teatro.








Giorgione, pseudonimo di Giorgio Gasparini o Zorzi da Castelfranco (Castelfranco Veneto, 1477 circa – Venezia, 1510), è stato un pittore italiano.

Nonostante la grande popolarità dell'artista ancora in vita, la sua è una delle figure più enigmatiche della storia della pittura. Non ha firmato alcuna opera e la ricostruzione del suo catalogo, nonché la determinazione dei significati iconografici di molte sue opere, sono oggetto di numerose controversie e dibattiti tra gli studiosi. Fu attivo sulla scena pittorica veneziana per poco più di dieci anni, segnando un'apparizione repentina ma sfolgorante, che nella storiografia artistica ha poi assunto proporzioni leggendarie, la sua attività segnò sicuramente una svolta epocale nella pittura veneta, imprimendo una decisiva svolta verso la "Maniera Moderna".

"Giorgione" era il soprannome legato probabilmente alla sua alta statura fisica. Giorgione stesso fu comunque sfuggente, inafferrabile e misterioso: aGabriele D'Annunzio appariva "piuttosto come un mito che come un uomo".