ti dedico il corallo di quei fulminiGiorgione, La tempesta (particolare) |
Tanta fu la paura dei miei baci
nella casa improvvisamente buia,
che rimanesti tutto il temporale
trasalendo alle vampe degli scoppi
sulla soglia, coi piedi nella pioggia.
Ritornando ventenne nel ricordo,
ti dedico i coralli di quei fulmini.
- Corrado Govoni
Dopo una prima esperienza crepuscolare aderì al futurismo, staccandosene in seguito per tentare la prosa e il teatro.
Nonostante la grande popolarità dell'artista ancora in vita, la sua è una delle figure più enigmatiche della storia della pittura. Non ha firmato alcuna opera e la ricostruzione del suo catalogo, nonché la determinazione dei significati iconografici di molte sue opere, sono oggetto di numerose controversie e dibattiti tra gli studiosi. Fu attivo sulla scena pittorica veneziana per poco più di dieci anni, segnando un'apparizione repentina ma sfolgorante, che nella storiografia artistica ha poi assunto proporzioni leggendarie, la sua attività segnò sicuramente una svolta epocale nella pittura veneta, imprimendo una decisiva svolta verso la "Maniera Moderna".
"Giorgione" era il soprannome legato probabilmente alla sua alta statura fisica. Giorgione stesso fu comunque sfuggente, inafferrabile e misterioso: aGabriele D'Annunzio appariva "piuttosto come un mito che come un uomo".
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