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giovedì 23 agosto 2012

"Meltemi" di Rosanna Bazzano


fuori, il Meltemi
Meltemi

Non farmi male.
Fuori, il Meltemi
increspa già le onde
e lascia sale
sul bucato fresco
ma dei tuoi baci
non ha più l’odore…
Ma ora non farmi male,
soffiami ancora in viso
tutto il tuo calore,
ricordami,
col tuo innato candore,
dei giorni antichi,
andati ormai
nei refusi del tempo,
di quanto abbiamo
preso e abbiamo dato
sempre sbagliando
l’attimo e la mira.
E tu non farmi male
se non sono capace più
d’amore,
ora che tu hai imparato
a farti pane
che io non sono più capace
di mangiare,
perché l’amore
non si può mentire,
neanche quando è bugiardo
e ci fa male.


Rosanna Bazzano


Il Meltemi (greco: μελτέμι, turco: meltem) è un vento secco e fresco che soffia nell'areale del mar Egeo, particolarmente in estate.
Ha origine grazie all'incontro tra l'alta pressione estiva del Mediterraneo occidentale e quella bassa tipica del Mediterraneo orientale. Soffia infatti da giugno a settembre, tipicamente.
Secondo il mito il Meltemi si è originato in seguito all'assassinio di Icario. Gli assassini si erano rifugiati nell'isola di Ceo, nella quale si sviluppò un'aspra canicola durante i giorni di Sirio, stella della costellazione del Cane Maggiore che raffigura Maira, il cane di Icario. Interpellato, l'oracolo di Apollo comunicò che per allontanare l'eccessiva e devastante siccità dovevano essere puniti gli assassini di Icario. Una volta uccisi iniziò a soffiare il fresco Meltemi.

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