google-site-verification: googlee552bc4c0d65a0b4.html

lunedì 28 ottobre 2013

"Probabilmente" di Eugenio Montale

probabilmente…
Bill Perlmutter -A Kiss on the Hand, Paris, 1956





Probabilmente
non sei più chi sei stata
ed è giusto che cosí sia.
Hai raschiato a dovere la carta a vetro
e su noi ogni linea si assottiglia.
Pure qualcosa fu scritto
sui fogli della nostra vita.
Metterli controluce è ingigantire quel segno,
formare un geroglifico più grande del diadema
che ti abbagliava.
Non apparirai più dal portello
dell'aliscafo o da fondali d'alghe,
sommozzatrice di fangose rapide
per dare un senso al nulla. Scenderai
sulle scale automatiche dei templi di Mercurio
tra cadaveri in maschera,
tu la sola vivente,
e non ti chiederai
se fu inganno, fu scelta, fu comunicazione
e chi di noi fosse il centro
a cui si tira con l'arco dal baraccone.
Non me lo chiedo neanch'io. Sono colui
che ha veduto un istante e tanto basta
a chi cammina incolonnato come ora
avviene a noi se siamo ancora in vita
o era un inganno crederlo. Si slitta.

- Eugenio Montale



Nella vita si cambia, non sempre in meglio, piccoli inisgnificanti gesti che comunicavano all'altro l'amore vengono, poco a poco, sostituiti da distrazioni, noncuranze che tolgono consistenza all'amore, a volte piccolezze come briciole… ma un pezzo di pane è fatto di molte briciole, come un palazzo di moltissima polvere… è l'insieme a dare sostanza, la voglia tenace di rimanere di riconoscere nell'altro quello che "appare… per dare un senso al nulla" di essere per l'altro il senso del tutto. 
Montale inizia questa poesia con un "probabilmente" e in questa parola tutta la speranza di stare sbagliando, tutto l'amore che sente ancora vivo e il timore di essere lui quel bersaglio "il centro a cui si tira con l'arco nel baraccone"

Ho scelto questa foto che può sembrare poco attinente, forse, ma mi ha colpito quel baciare la mano della donna all'uomo, mi ha ricordato questo gesto che anch'io faccio quando in me si accende il desiderio di comunicare il massimo dell'amore, la fiducia nelle mani dell'altro nelle quali in quel momento si è posto il proprio cuore. 




Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, giornalista, politico, scrittore, militare, critico musicale e antifascista italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975, ha ricevuto tre lauree ad honorem ed è stato  nominato senatore a vita nel 1967.

« Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni. »(Motivi per l'attribuzione del Premio Nobel per la letteratura, nel 1975).




Bill Perlmutter (nato nel 1932), fotografo americano che nel 1954 come fotografo militare era di stanza in Europa.















2 commenti:

  1. "la fiducia nelle mani dell'altro nelle quali in quel momento si è posto il proprio cuore."

    a volte mi è difficile dire se apprezzo di più la poesia o il tuo commento…

    Mille volte brava!!! M

    RispondiElimina
  2. Molto bello il commento, ovviamente eccezionale la poesia di Montale.

    RispondiElimina

Un tuo commento ci dà ragione di essere… se ci sei, batti un colpo!