sull'istante manca la voce |
Ode alla gelosia
mi sembra che sia simile ad un dio
quell'uomo che ti sta seduto a fronte
e che ti ascolta tanto da vicino,
voce soave,
riso d'amore dolce sorridente;
e questo mi sconvolge il cuore in petto:
non appena ti guardo, sull'istante
manca la voce,
la lingua mi si spezza; per le membra
fuoco sottile corre all'improvviso,
nulla più vedo e sento nelle orecchie
rombare il sangue;
freddo sudore tutta mi pervade,
un tremito mi prende e più dell'erba
divento verde; e sento in me che sono
già quasi morta;
ma tutto è tollerabile...
- Saffo
Io invece credo che soffrire di gelosia non sempre è tollerabile anzi... è tutto così difficile
Saffo, in greco Σαπφώ, Sapphó (Ereso, 640 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa), è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C.. Di famiglia aristocratica, nacque a Mitilene, nell'isola di Lesbo, dove trascorse la maggior parte della propria vita.
Non si conoscono né la data della sua morte (anche se da un suo componimento[1] si può desumere che abbia raggiunto la tarda età), né le circostanze in cui avvenne. Dato leggendario, ripreso dagli antichi commediografi, è che si sia gettata da un faro sull'isola di Lefkada, vicino alla spiaggia di Porto Katsiki, per l'amore non corrisposto verso il giovane battelliere Faone, che in realtà è un personaggio mitologico. Tale versione è ripresa anche da Ovidio, nelle Eroidi, e da Giacomo Leopardi (Ultimo canto di Saffo).
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Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso, 1977
Ti segnalo, a proposito di questa splendida composizione di saffo, la canzone fatta da Branduardi. Il titolo è Ille mi par esse deo. Molto bella, un assoluto capolavoro.
RispondiEliminaGrazie, .... manca il tuo nome....
Elimina....Ottimo, magari si sviluppassero ulteriori partecipazioni, come omaggio " O Muse....or m'aiutate....!
RispondiEliminaEcco! Grazie!!! :)
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