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lunedì 5 maggio 2014

"L' arcobaleno" di Giulio Rapetti Mogol, musiche Gianni Bella





e il mio discorso più bello e più denso 
esprime con il silenzio il suo senso 





Io son partito poi così d'improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare
istante breve ma ancora più breve
se c'è una luce che trafigge il tuo cuore
L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore
può darsi un giorno ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente e desolante squallore

Son diventato se il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso

Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire

Son diventato se il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire (a sfumare)


- Mogol, musica di Gianni Bella, voce Adriano Celentano

Questa canzone, dedicata a Lucio Battisti,  ha una genesi molto particolare, parte da un sogno fatto da Mogol, in cui Battisti, che era scomparso da poco, pare aver indicato l'arcobaleno come ponte con l'aldilà. A questo sogno fa seguito la telefonata di un'accreditata medium spagnola (di cui non è mai stato fatto il nome sebbene sia stata intervistata con voce camuffata alla Rai) che indica a Mogol di recarsi in una determinata libreria e lì di prendere una precisa pagina di un libro, sempre su suggerimento dello scomparso Battisti. In una serata a casa di Celentano nasce così questo meraviglioso e struggente pezzo…


Giulio Rapetti Mogol (Milano, 17 agosto 1936) è un paroliere italiano.
Noto presso il grande pubblico con lo pseudonimo Mogol, è quasi sempre ricordato per il lungo e fortunato sodalizio artistico con Lucio Battisti, sebbene il suo contributo alla musica leggera italiana sia stato di respiro più largo, a partire dai primissimi anni Sessanta, come testimoniano i contributi (spesso cover) per, fra gli altri, Caterina Caselli (Perdono, Cento giorni, Sono bugiarda, Il volto della vita), Dik Dik (Il primo giorno di primavera, Sognando la California), Equipe 84 (Io ho in mente te, Nel ristorante di Alice, Un angelo blu), Fausto Leali (A chi),The Rokes (Che colpa abbiamo noi, È la pioggia che va), Bobby Solo (Se piangi, se ridi, Una lacrima sul viso), Little Tony (La spada nel cuore, Riderà).
Nato come Giulio Rapetti, il 30 novembre 2006 è stato autorizzato con decreto del Ministro dell'Interno ad aggiungere al proprio il cognome "Mogol".


Gianni Bella (Catania, 14 marzo 1947) è un cantautore italiano.








Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, ballerino, showman, attore, regista, produttore discografico e montatore italiano.
È soprannominato il Molleggiato per via del suo modo di ballare. In tutta la sua carriera Celentano ha venduto circa 150 milioni di dischi. Adriano Celentano è l'artista italiano con le più alte vendite di dischi stimati, a pari merito con Mina.

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