Seduta dietro la rocca Elena pensa a Paride
Vladimir Volegov, Viti in fiore
Elena o l’altro volto del silenzio
Seduta dietro la rocca
Elena pensa a Paride.
I suoi figli crescono
e Menelao sonnecchia tra le coperte
in un angolo da dove talora la osserva.
Lei fila la rocca
e pensa a Paride
la bellezza e il panico
e qualche volta una lacrima o un batticuore
mentre il filo corre tra le sue dita
e Menelao dorme
e i suoi figli inseguono farfalle
e Paride è un sogno che il tempo le restituisce curato
e ornato vincitore di nulla
in questa sera dolce in cui Elena fila il suo ricordo
con una chiara lacrima o un batticuore.
- Odette Alonso
Qualcuno penserà che questa poesia rappresenti una donna che brama il suo "vero amore". Io non la penso esattamente così.
RispondiEliminaSe al posto di Menelao ci fosse stato Paride, a sonnecchiare e a sbirciarla; se a giocare con le farfalle fossero stati i figli di Paride, non sarebbe cambiato nulla.
Secondo me viene rappresentata la tensione di una donna verso un "altrove emotivo". Un'insofferenza verso la placida, serena, tranquilla, monotona quotidianità. La brama verso tempeste e avventure.
E' tipico che per una donna l'"altrove emotivo" sia incarnato da un uomo. Nel mito, Paride si presta benissimo. E' uno straniero, un rivale. E' una trasgressione non solo morale, erotica, ma anche politica. E' una dichiarazione di guerra.
Ma in generale non è difficilissimo incarnare l'"altrove emotivo" per una donna che ne sente il desiderio. Quello che è davvero difficile è restare tale e non trasformarsi in una ulteriore dimensione di piatta quotidianità.
Vittorio Xlater