"che tu ci sia davvero o no dall'altra parte di questa lettera importa poco o niente, mi accorgo che la consolazione che mi dai, esistendo dentro le mie lettere, appartiene solo a me, le mie sono diventate lettere di puro egoismo, il pronome che ti rappresenta è più che sufficiente, scrivendo 'tu' posso scrivere anche 'io' e così esistiamo già tutti e due dove mi pare e quando mi pare"
Ho trovato questo stralcio in rete ma non ricordo più chi l'aveva postato. Mi ha colpito perché anch'io amo scrivere anche senza spedire mai...
In casi particolari ed estremi non è importante che l'altro ti legga, perché non è più vivente o magari perché semplicemente non è più aperto al tuo parlare.
Ma l'amore per una persona cara non deve fermarsi alla sua esistenza o meno, ma altrettanto la propria vita, se si sente il bisogno di parlare a qualcuno credo sia giusto farlo, anche se non è sempre giusto o possibile che l'altro ci ascolti, se si sente il bisogno di volere bene anche... L'esternarlo è cosa diversa... per quello ci vuole corrispondenza...
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